1. M’s story. Capitolo 3. Mansarda, nido d’amori


    Data: 07/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu

    ... fare le pulizie – senza cambiarsi ma restando sempre nuda, in reggicalze e con la coda, davanti a te! -, di riordinare, di prepararti da mangiare. Come credo ti abbia detto, le ho già fatto fare da poggiapiedi e anche se si vergognerà ad ammetterlo, fisicamente le piace: si è tutta bagnata. Se non ha nulla in cui servire, le farà bene stare in ginocchio, zitta e aspettare: per es. se guardi le partite, la metti accanto al televisore, in ginocchio e a fare niente. Naturalmente te la scopi quando ti va, ma cerca di fare in modo che abbia tutti i suoi orgasmi: serve per tenerla su di morale e, in fondo, sarà molto bello formarla soprattutto nella direzione sessuale. Sei d’accordo?”. “Assolutamente sì. Sono entusiasta di aiutarti!”. Dal tono di voce era davvero entusiasta.
    
    Continuai spiegando l’esercizio più importante, ma dovevo stare attento a non dire troppo. “Quelle che ti ho detto sinora sono pratiche esterne, la aiuteranno, vedrai. Ma ci sono altri esercizi che sono molto importanti per lei. Si tratta di darle un po’ tempo e lasciarla da sola per pensare a come sta cambiando. Le ho già spiegato che deve ripensare spesso a quello che sta facendo e perché. Le ho detto di farlo anche prima di dormire, la sera a casa con sua mamma, dopo aver sento la luce. E’ una cosa lunga da spiegarti adesso, ma ripensare a tutto le serve per accettarsi. Perciò ci terrei tanto che tu le dessi almeno dei quarti d’ora in cui farla stare al buio e da sola per l’esercizio del ripensare. Ti ...
    ... va bene?” E lui: “Credo di aver capito: M. deve superare la propria repulsione razionale verso la sua condizione di schiava e sono pratiche che servono a questo. Mi piace moltissimo, questa cosa. Gliele faccio fare senz’altro, perché a volte stiamo insieme da quando esce dall’ufficio fino anche a mezzanotte, il tempo non mancherà”. Aveva capito anche troppo. E gli piaceva la cosa. Lo avevo portato all’euforia.
    
    Era il momento di giocare la mia carta. “Senti, adesso c’è una cosa delicata, spero che tu sia pronto”. “Sentiamo”, rispose. “Allora… il primo sabato si è fatta leccare tutta e me la sono scopata, e questo lo sai già. Il secondo l’ho fatta godere con la mano e l’ho un po’ umiliata facendomi sbocchinare in fretta. Quindi ho introdotto per la prima volta degli estranei, ma fino a convincerla a lasciarsi solo palpare. Il prossimo sabato… capisci cosa sto per dirti?”. “Ho capito”. Dal tono sembrava che Luigi non facesse una piega. “Cos’hai capito?”. “Dai ho capito. Si deve far scopare da altri”. Aveva capito veramente! “Sì, si deve far scopare da un estraneo. Ma non deve saperlo prima. Ti va bene?” Mi sorprese: “Non vedevo l’ora. Pensi che un giorno sarà possibile che anche io la veda all’opera?”. “Stavo per chiedertelo. Come prima volta, per come è fatta la sua testolina sensibilissima, sono sicuro che le sarebbe di grande aiuto se sia tu che io fossimo presenti. Si fa?”. “Siiiiiiii!!!!”. Luigi doveva proprio essere un gran maiale, era al settimo cielo. “Ok. Mi sei di ...
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