1. M’s story. Capitolo 3. Mansarda, nido d’amori


    Data: 07/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu

    ... pareti che lo facevano sembrare molto più grande. Ma era genialmente diviso da una serie di pareti mobili di laccato bianco, alte circa un metro e mezzo. Se le pareti venivano tutte aperte rendevano la mansarda un’unica stanza di circa 70 mq. Se venivano chiuse il locale era diviso in un angolo cottura, una camera e un’ampia sala. Particolare interessante: il bagno aveva una grande porta a vetri e la Jacuzzi. Decisi immediatamente che avrei sfruttato quel posto a più non posso.
    
    “Comincio?”, chiesi a Luigi. “Sì, si, dai”. “Ti coinvolgo io, se è il caso, ok?”, continuai. “D’accordo, fai tu”. Ci accomodammo su due eleganti poltrone. “M…. subito qui! Ho sete!”, chiamai a voce alta. La sentimmo alzarsi e sgambettare velocemente, dopo nemmeno un minuto era in ginocchio davanti a me, che mi offriva la scelta tra una coca e una birra. “Se desidera c’è anche qualcosa di più forte, signore”.
    
    Per tutta, risposta dissi distrattamente: “Le scarpe, ho male ai piedi, presto”. Un attimo di esitazione, uno sguardo invano nascosto a Luigi… ed era già intenta a togliermi le scarpe e massaggiarmi i piedi. Aspettai qualche minuto e poi… “Brava, ora vieni vicino e fammi sentire se i tuoi esercizi di questa settimana li hai fatti bene”. Allungai la mano: era bagnata. Non ancora fradicia, ma già eccitata. Sicuramente si era esercitata perché i miglioramenti erano palpabili. “E’ bagnata” dissi rivolto a Luigi. “E’ merito tuo, non suo, bravo”, aggiunsi. Tacevano entrambi, erano abbastanza tesi, ...
    ... ma sicuramente per motivi opposti. “Fammi vedere quanto ami il tuo futuro marito: vai tra le sue gambe, prendigli l’uccello in bocca e stai ferma e buona, senza fare altro. Devi solo tenere l’uccello in bocca ed essere contenta di farti vedere”.
    
    Non fece fatica. Dopo che M. ebbe fatto, mi misi a chiacchierare con Luigi come se fosse una situazione normalissima. Lui però fu subito in erezione nella bocca di lei. Aveva il pene piccolo, decisamente il più piccolo che avessi mai visto: 12, al massimo 13 cm. Mentre M. glielo teneva in bocca, mi feci aggiornare sugli esercizi fatti, su eventuali difficoltà… chiesi persino a Luigi se avesse qualche consiglio e idea. “Per quanto ne capisco io, mi sembra che vada tutto bene. E’ stata addirittura più calda a letto: di solito viene almeno due volte ma, da giovedì, ho perso il conto… viene appena la penetro… forse adesso, durante il rapporto, è in orgasmo continuo, non sono sicuro però. Comunque sta diventando una maialina, questo è sicuro!”. Ci facemmo una sonora risata. Lei, sempre abbastanza rossa di vergogna, sembrava lusingata per i complimenti che le aveva fatto il suo fidanzato. Ma la cosa importante era che M. sembrava sempre più “naturalmente predisposta” ad essere sottomessa.
    
    Ne approfittai, feci un altro passettino in avanti. “Brava M., brava… adesso vediamo se sei capace di far vedere a Luigi quanto mi sei devota. Su, vieni qui e fai la stessa cosa a me”. Un attimo di indecisione e poi, lentissimamente, venne vicino a ...
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