M’s story. Capitolo 3. Mansarda, nido d’amori
Data: 07/01/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu
... me. “Coraggio, su, guarda come piace al tuo ragazzo…”. La mano di Luigi era scivolata verso il suo uccello. Sembrava che M., invece, stesse trascinando un pesante macigno… ma eseguì, scoprendo che anche io l’avevo duro. Mentre Luigi aveva preso a tirarselo delicatamente, i miei 17 cm si adagiarono tra le dolci labbra di M. Mi sforzai di far finta di nulla, ma la situazione era tremendamente eccitante. Parlammo un po’ del campionato appena iniziato e del tempo, cercavo di distrarmi per calmarmi e ci riuscii. Anche M. si abituò un po’ alla situazione e il rossore si attenuò. Era bellissima tutta docile, con un buon pezzo del mio uccello in bocca e la testolina appoggiata al mio interno coscia. Non resistetti e mentre chiacchieravamo le accarezzai teneramente i lunghi capelli castani. Gradiva molto. “Visto che M. impara velocissimamente, ho pensato che la lezione di questa sera debba introdurre una pratica nuova e.… più birichina, diciamo”. “Ottima idea!”. Luigi mi spalleggiava, mentre M. stava buona a cuccia, sempre col mio cazzo in bocca.
“Sì, sembra buona anche a me”, continuai. “Siccome M. è stata brava penso sia giusto che si diverta e.… si faccia corteggiare un po’, da qualche bel ragazzo o signore”, azzardai. “E’ giusto, se lo merita. Forse merita anche qualcos’altro… qualcosa di grosso e duro…”. Adesso Luigi mi stava imbeccando. “Sì, lo merita senza forse, ma credo che sia ancora un passo un po’ lungo per lei”, dissi per provocarla. “Dici? Dai, dai proviamo, vedrai ...
... che farà la brava… solo che… insomma…” “C’è qualche problema”, chiesi facendo il finto tonto. “Insomma… credo che lei sarebbe più contenta se potesse farsi vedere da me, ecco”. Luigi aveva fatto la mossa. Osservammo il viso di M., per capire se fosse pronta per farla scopare da altri.
Era diventata di un rosso-viola e alternativamente spostava lo sguardo quasi terrorizzato da Luigi a me. Ma non si ribellava, e le avevamo detto apertissimamente cosa ci aspettavamo da lei. “Facciamo così: chiamo un mio amico e vediamo… se non ce la fa, proveremo un’altra volta”, dissi io, fintamente conciliante. Le scappò un sospirone di sollievo. “Oh, cazzo… ma a me sarebbe piaciuto tantissimo!”. Luigi era contrariato. “Dai, vediamo come si metteranno le cose, vedrai che la tua futura sposina ce la metterà tutta per farci piacere” Volevo attenuare la tensione di M. ma prepararla per l’arrivo del mio amico.
“Intanto, se non ti dispiace, le diamo il «brava» che si è meritata per i miglioramenti di questa settimana”. Restando sulla poltrona, le scostai il viso dalla mia coscia, la alzai e sorridendole la feci sedere sul mio uccello col viso rivolto verso il fidanzato. Lei seguì i miei movimenti docilmente, si lasciò penetrare ed entrai senza fatica: era pronta e calda. M. iniziò a mugolare a voce bassa, come faceva sempre, e vedendola Luigi si alzò di scatto, le pose il pene davanti al viso e, guardandola negli occhi, le disse un: “Ti amo”. Quando Luigi le spinse il cazzo in bocca, M. iniziò ...