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La figlia del Boss
Data: 07/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: AlessiaIngoia, Fonte: RaccontiMilu
... significa questo. Sono eccitata. Eccitata di fare sesso con Alfonso? Oddio mio mi viene da vomitare. Non ho mai avuto una simile reazione, nemmeno quando mi masturbavo pensando ai giovani uomini di fatica di mio padre che vanno in giro ricattando e minacciando mezza citta. No, le devo picchiare. Con uno sforzo sovraumano torno di nuovo su di lui a cavalcioni e gli do un altro pugno. Finalmente, che soddisfazione! La sensazione del pugno che sprofonda nel materasso è divina, un brivido mi percorre tutta quanta. Ho colpito il materasso? Perché? Perché sono così elettrizzata per aver fatto una scemenza simile? La risposta è semplice. Senza accorgermene il mio corpo mi ha tradito. Quando ho provato quella sensazione un secondo fa, è perché il mio bacino si è strusciato sull’uccello turgido di Alfonso. Che cosa ho fatto? Perché sto continuando a strusciarmi istintivamente sul suo pene? Riesco a sentire il calore del suo membro anche attraverso le mutandine, praticamente i nostri sessi si stanno sfiorando. Il mio bacino si muove su è giù, lungo l’asta del suo pene e non riesco a fermarmi. Un gemito di piacere mi scappa tradendo le mie emozioni e il cuore inizia a battermi forte nel petto. Inizio a sentirmi confusa e disperata. Forse mi sta venendo un attacco di panico? Se è così perché sembra così piacevole? Non mi sono mai sentita così prima d’ora con il corpo che sembra agire col pilota automatico ed io che faccio da semplice spettatrice. Cazzo. Mi prende un ...
... colpo. Alfonso mi sta fissando. Anche lui sembra confuso quanto me della situazione. Non riesco a distogliere il mio sguardo dal suo e non so cosa fare. So solo che sto continuando a strusciarmi sul suo uccello eccitandomi più che mai e sto anche iniziando ad ansimare di piacere. Provo a mordermi le labbra per impedirmi di gemere, ma è piuttosto inutile, anzi quel piccolo dolore sembra eccitarmi ancora di più. Una mano calda mi tocca il seno e me lo palpa con forza. Gli vorrei urlare di togliermi quelle sue luride mani di dosso ma dalla mia bocca esce soltanto l’ennesimo gemito. Una seconda mano mi tasta anche l’altro seno pizzicandone il capezzolo ed io perdo il controllo. Il mio corpo si muove da solo. Inizio a muovermi ancora più freneticamente su di lui e a gemere sempre più forte fino a quando no mi sento esplodere e molteplici vampate di piacere si sprigionano in tutto il corpo. Crollo esausta distesa su Alfonso. Sono venuta realizzo con agghiacciate lucidità e ho trovato la cosa estremamente appagante, tanto da non importarmi nemmeno più, se ora quel porco sta pure provando a baciarmi tentando d’infilarmi in bocca quella sa disgustosa lingua. Questo non posso permetterlo. Che poco fa abbia perso la mia dignità è una cosa, che ora lui tenti d’insinuarsi nella mia bocca, è un’altra. Mi discosto da lui con violenza e scalciando all’indietro mi sposto fino a quando non vado a sbattere contro la testiera del letto. – Smettila stronzo! – Urlo la prima cosa che mi ...