1. La figlia del Boss


    Data: 07/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: AlessiaIngoia, Fonte: RaccontiMilu

    ... spunta ben evidente viscida e violacea. Pure le palle che s’intravedono dallo scroto, anch’esso peloso, sembrano essere grandi.
    
    Mi perdo in contemplazione di quell’arnese. Alfonso nel frattempo continua a proteggersi il volto e non sembra manifestare intenzione di fare altro.
    
    Certo che dal vivo è tutta un’altra cosa. Mi chino leggermente su quel coso per esaminarlo meglio quando ne avverto l’odore per la prima volta. Cazzo se puzza il suo uccello. Sa di pesce e prosciutto cotto allo stesso tempo. E’ un odore che mi disgusta rafforzando il disprezzo e l’odio che provo per Alfonso. Tuttavia allo stesso tempo in quel puzzo c’è un qualcosa che mi provoca un certo non so che.
    
    Senza accorgermene inizio a prendere le misure di quell’uccello. Come ho notato a prima vista è grosso, sembra un tubo che al suo centro si allarga ancora di più. Con una mano non riuscirei a stringerlo tutto ed è anche talmente lungo che conto almeno tre palmi della mano per coprirlo, senza contare la cappella!
    
    Com’è possibile che questa palla di lardo sia più attrezzata di certi attori porno che abbia visto su internet? Che siano tutti così gli uccelli delle persone grasse? Mi domando incuriosita; ma soprattutto, com’è possibile che una cosa così enorme possa infilarsi dentro di me, nel mio sesso. Oddio il solo pensiero che Alfonso mi possa penetrare con quel coso mi fa rabbrividire. Chiunque ma non lui, non potrei sopportarlo. Potrei morire di vergogna se lui mi toccasse con quelle sue dita a ...
    ... salsicciotto con intento osceno.
    
    Basta! Sto dedicando troppo tempo fantasticando sul suo cazzo. Dovrei tornare a picchiarlo a morte come stavo facendo pochi secondi fa e prendermi la mia venetta… … il suo cazzo che mi penetra facendomi provare quelle sensazioni che non ho mai potuto provare. I nostri corpi che sudano assieme mentre mi scopa con ardore…
    
    … cosa, di nuovo? Mi sono persa nei mie pensieri lascivi per l’ennesima volta? Perché mi vengono in mente? Riempirlo di pugni, ecco quello che devo fare…
    
    … gli devo saltare di nuovo addosso e cavalcarlo come se non ci fosse un domani facendomi sfondare la figa, urlando di piacere smodato mentre perdo finalmente la mia verginità.
    
    Perdere la mia verginità con lui? Con quest’uomo brutto e obeso che ho umiliato in questi ultimi anni e che ho imparato a trattare come una pezza da piedi. Un essere inferiore come lui che tocca il mio splendido corpo e lo insudicia solo con il suo respiro? Che ribrezzo.
    
    Ma perché continuo a pensare a come scoparlo! Lo devo picchiare! Ecco cosa devo fare. Devo tornare a ricordarmi com’ero incazzata solo pochi istanti fa. Quella rabbia viscerale che mi sento tra le gambe che brucia e mi fa ribollire tutta quanta…
    
    … rabbia tra le gambe? Ma che sto pensando? Senza rendermene conto mi tasto le mutandine. Sono bagnate e non è sudore penso terrorizzata. Infilo un dito sotto l’orlo della mutandina e mi rendo conto che sono fradicia di umori. Non ho mai avuto un rapporto con un uomo, ma so cosa ...
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