1. Madre e figlia


    Data: 03/12/2021, Categorie: Etero Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... però non muoverti. Resta dentro. Voglio sentire quanto &egrave grande il tuo desiderio di avermi. Lascia a me il compito di gestire il tuo inquilino.’ Le vene che attraversano il mio cazzo sono gonfie ed il sangue scorre veloce. Le sento pulsare. Lei sente le pulsazioni battere contro le pareti della sua vagina nel mentre le mie mani le pastrugnano le mammelle e le mie dita le torturano i capezzoli. ‘Sento la tua eccitazione; &egrave un buon segnale. &egrave la dimostrazione che il tuo desiderio di avermi &egrave sincero. Sono contenta di essermi lasciata andare. Farò di tutto affinché il nostro rapporto non abbia mai fine. Promettimi che quello che si instaurerà fra noi due non sarà mai portato a conoscenza di altri. Solo mia figlia deve sapere.’ ‘Con tuo marito come ti comporterai?’ ‘Stai tranquillo. Con lui non ho più rapporti. Sono anni che non frequenta il mio letto. Ha un’amante. Sta più con lei che con me. Katya ed io lo vediamo solo la domenica pomeriggio. Viene a salutarci, prende un caff&egrave e poi scappa.’ ‘Conosci la sua amante? Sai chi &egrave?’ ‘No. Katya però la conosce.’ ‘Perché non divorzi?’ ‘Perché dovrei farlo? Lui per me non &egrave più niente.’ ‘Però se vuoi risposarti non potrai farlo. Devi comunque divorziare.’ ‘Io non ho nessuna intenzione di risposarmi. Ho trovato te e questo mi basta. Tu sarai il mio uomo ed occuperai nel mio letto il posto che fu di mio marito. Sarai il mio amante.’ ‘Ma la gente parlerà e ti additeranno come la tardona che se la ...
    ... fa con un ragazzino.’ ‘&egrave qui casca l’asino. Tu sposerai Katya. Diventerai mio genero e quando ci vedranno insieme nessuno potrà dire niente.’ ‘Sarò un genero che si fotte la suocera.’ ‘Non essere volgare. Piuttosto vedo che riesci a gestire il tuo sparviero. Io sono al limite. Datti da fare che non ce la faccio più ad aspettare. Il mio nido ha bisogno di sentire gli artigli del tuo sparviero ghermire la mia passera.’ Mi do da fare. Non so come e ne il perché ma riesco a controllare il mio piacere e riesco a stantuffare il mio cazzo nel ventre della mia bella prof per diversi minuti. Magda geme e miagola come una gatta in calore. Raggiunge una sequela di orgasmi che la fanno gridare al punto che, per evitare che qualcuno irrompesse nella stanza, le metto una mano sulla bocca soffocando le sue grida. Poi anche per me arriva il tempo di rottura. Grugnisco e vengo. Il mio vulcano erutta e anni di desideri si rovesciarono nel caldo nido di Magda. Lei lo avverte. ‘Sì; così; vieni, allagami; riempimi della tua forza; farcisci il mio utero con il tuo seme.’ ‘Sei protetta? Prendi la pillola?’ ‘No. niente protezione. Dal momento che mio marito non entra più nel mio letto perché avrei dovuto proteggermi?’ ‘E se resti incinta?’ ‘Lo farò. Darò un fratello a tua moglie ed io sarò madre di un figlio tuo.’ ‘La gente cosa dirà?’ ‘Cosa vuoi che dica. Loro non sapranno mai che il bambino &egrave tuo figlio; crederanno ad un incidente di percorso.’ ‘Diranno che sei una puttana.’ ‘Forse che ...
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