1. Madre e figlia


    Data: 03/12/2021, Categorie: Etero Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... piace. Somiglia molto alla madre. Hanno lo stesso fisico. Ma &egrave la prof che più mi attrae e so anche il perché. Lei somiglia molto alla donna dei miei sogni. In lei vedo la donna di cui, anche se ha il doppio dei miei anni, sono perdutamente innamorato. Questa donna &egrave mia madre. Si, desidero mia madre. Sacrificherei il mio futuro pur di giacere nel letto di mia madre e fornicare con lei. I grandi sogni irrealizzabili erano tre e non due. Quello che accadde durante il viaggio e durante la permanenza in albergo tramutò buona parte dei miei sogni in pura realtà. L’inizio avviene sull’aereo. Sto in una fila di due posti ed io sono seduto vicino al finestrino quando la prof si avvicina e mi chiede se voglio fare cambio di posto. ‘Vorresti cedermi il tuo posto? Sai non riesco a stare tranquilla. In aereo ho sempre viaggiato stando vicino al finestrino.’ La guardo. Ha degli occhi bellissimi. Sono di un blu notte. Senza proferire parola mi alzo e le cedo il posto. Lei si siede e poi mi invita a sedermi sulla poltrona libera al suo fianco. Non me lo faccio ripetere. L’aereo decolla ed il viaggio inizia. D’un tratto sento una mano poggiarsi su una mia coscia e stringere forte. Sobbalzo. Guardo. &egrave la mano della prof. Ingoio saliva. Lei mi guarda. ‘Scusami. Ma i viaggi aerei mi mettono in tensione. Sento il bisogno di aggrapparmi a qualcosa; la tua coscia &egrave a portata di mano e l’ho afferrata. Spero non ti dispiaccia?’ E perché avrebbe dovuto dispiacermi. &egrave ...
    ... pur sempre un contatto. Azzardo. La fisso negli occhi; allungo la mano ed vado a posarla sulla sua coscia. ‘Non mi dispiace. Faccia con comodo. Sa, anch’io sono in tensione ed ho bisogno di aggrapparmi a qualcosa.’ Lei sorride. ‘Mi sa che noi due ci divertiremo molto durante questa vacanza.’ Il viaggio trascorre con io che accarezzavo la sua coscia e lei che accarezzava la mia. Un solo momento di panico mi colgli quando la figlia si avvicina. Veloce stacco la mano dalla coscia della madre e divento più rosso di un peperoncino. Magda invece continua a tenere la sua mano sulla mia coscia. ‘Mamma, ti senti bene? Hai bisogno di qualcosa?’ ‘Grazie Katya. &egrave tutto a posto. Le cose vanno come già sapevamo. Torna pure al tuo posto.’ La figlia mi guarda, mi sorride, mi strizza un occhio; si abbassa fino ad avvicinare la sua bocca al mio orecchio e mi sussurra:. ‘Mi raccomando. Trattala bene e vedrai che non te ne pentirai.’ Si allontana ritornando al suo posto. Per il resto del viaggio non azzardo più ad allungare la mano sulla sua coscia. Lei invece continua ad accarezzare la mia e di tanto in tanto me la stringe fino a farmi sentire dolore. Ho la testa che mi scoppia ed un dolore al basso ventre. Ho il cazzo duro come l’acciaio e mi fa male. Di colpo sento la sua voce. ‘Siamo quasi arrivati; tra poco atterreremo. Sei in condizioni pessime. Perché non vai in bagno a liberarti? Dopo ti sentirai meglio.’ La guardo. Mi sta sorridendo. Accetto il suo consiglio. Mi precipito in bagno; ...
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