1. Madre e figlia


    Data: 03/12/2021, Categorie: Etero Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    Magda: la prof di letteratura italiana (100’58-86); Katya: la figlia della prof (102’60-90);
    
    Oggi &egrave l’anniversario del mio primo rapporto avuto con una donna. Un rapporto che non ha mai avuto fine. Nonostante questa donna sia di molti anni più grande di me sono diventato il suo amante e niente sembra presagire una conclusione del nostro rapporto. Lei non &egrave mai stanca di me ed io non riesco a non sottrarmi alle sue insaziabili voglie. Tutto ha inizio un giorno di fine giugno dell’anno passato. L’anno scolastico &egrave terminato e la mia classe insieme ad altre partiamo per una vacanza di dieci giorni ad Amsterdam. Ci fanno da accompagnatori nostre professoresse: la mia &egrave quella di italiano. Si chiama Magda; &egrave una donna bellissima. Alta 175cm. Bionda con lunghi capelli ondulati che le cadono sulle spalle e scendono fino a raggiungere la metà della schiena; occhi di un blu notte; viso ovale con zigomi lievemente sporgenti; una bocca con labbra carnose; un fisico favoloso:sembra essere uscito da un blocco di marmo di Carrara. &egrave sposata ed ha una figlia della mia stessa età e bella quanto la madre. la differenza che le divide &egrave che Katya (&egrave il nome della figlia) ha i capelli neri, e caso vuole che fosse mia collega di classe. Io sono innamorato di entrambe dal primo giorno che le ho viste entrare in classe ed andarsi a sedere una dietro la scrivania e l’altra prendere posto ad tavolo di prima fila vicino al mio. Le gironzolo intorno ...
    ... come un lupo affamato. Magda, da donna intelligente ha intuito che mi piace, sa che sono innamorato di lei e la cosa, per un verso, le fa piacere sapere di essere nei pensieri di un pivello quale io ero, e per altro verso, mi tiene a debita distanza. Trova sempre il modo per dirmi o farmi capire che &egrave inutile sognarla. Quando viene a tenere le sue ore di lezioni si accosta e avvicinando il suo viso al mio mi sussurra la frase che ho imparato ad odiare. ‘Dai Ivan, smettila di sognare; quello che vuoi non lo puoi avere per una serie di motivi primo fra tutti &egrave un sogno troppo grande per te. Rassegnati.’ Ogni volta la vergogna mi fa diventare rosso. Sua figlia sa della mia infatuazione per la madre. Anche lei gioca, crudelmente, con il mio sentimento. ‘Non te la prendere. Mamma non &egrave per te. Per lei ci vorrebbe un toro e tu non lo sei. Rivolgi altrove le tue mire. Guardati in giro; ci sono tante puledre che sarebbero contente di far parte del tuo recinto.’ Un giorno le do la risposta che credevo l’avrebbe offesa invece’ ‘Forse che anche a te piacerebbe far parte della mio recinto?’ La sorpresa fu sentire la sua risposta. ‘In un recinto affollato? No, mio aitante puledro. Se vuoi frequentarmi devi essere solo mio.’ La discussione finìsce lì. Resto scioccato. La figlia della prof mi ha chiaramente detto che sono nei suoi pensieri. Da quel giorno, con la testa in piena confusione, tiro i remi in barca e divento taciturno. Katya, &egrave il nome della ragazza, mi ...
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