"carnalità...ovvero sperduti in campagna nel caldo torrido di fine luglio"
Data: 01/12/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... un ardore degno di una pornostar.
Filippo, dal canto suo, leccava, baciava e sorbiva, tutto il nettare che fuorusciva da quella figa gonfia ed eccitata.
Sara mi fissava, e in quegli occhi leggevo il piacere che la travolgeva. Fu lei stessa a supplicare Filippo di scoparla. L’uomo si ritrasse da sotto e si posizionò dietro Sara; le aprì le gambe, puntò il cazzo e spinse.
Scivolò dentro come una lama calda nel burro ed in un sol colpo le fu tutto dentro.
“E’ enorme! - strillò la mia Sara - ma mi piace; dai..., spingi più forte” gridò ancora.
A queste parole, Filippo, inorgoglito, cominciò a chiavarla senza pietà, con colpi sempre più decisi. Marcello si era beccato un morso sulla cappella, quando l’altro aveva spinto il cazzone nella pancia di Sara, per cui si era spostato e cercava di lenire l'inaspettato dolore. Quando si accorse che la chiavata si era normalizzata, osò di nuovo poggiarlo sulle labbra di Sara, che, sempre come in estasi, lo accolse tutto in bocca e riprese a succhiare.
Intanto io e Eddy avevamo raggiunto un sincronismo perfetto: io navigavo nel culo di Marisa e Eddy le rovistava la fica.
Che sensazione! Sentivo il cazzo dell’altro quando entrava e, avendo poco spazio, aspettava che io mi ritraessi: sembravamo due treni che viaggiano su un unico binario.
Lorenzo, dal canto suo, guidava la testa di Marisa e lei succhiava: era udibile il rumore che produceva con la bocca.
Ormai eravamo tutti prossimi all’orgasmo, anche se Marisa doveva ...
... esser venuta già più di una volta.
Il primo fu Eddy che, con un profondo mugolio, manifestò il suo orgasmo. Lo sentii distintamente sborrare; sentii la sua cappella pulsare una, due, tre volte e il suo movimento rallentare, per poi fermarsi completamente nella vagina di Marisa.
Quasi contemporaneamente, aumentarono le contrazioni dell’utero della donna che, trasmettendosi all’ano, mi provocarono l'orgasmo e non mi riuscì di trattenermi dallo scaricare tutta la sborra nella sua pancia.
Ci accasciammo tutti e tre, mentre Lorenzo, involontariamente scacciato dalla bocca della donna, stava finendo da solo il lavoro, sborrandole in faccia una enorme quantità di crema.
Va detto e precisato che quando Sara si accorse che stavo prendendo il culo di Marisa, si fermò di colpo e, agguerrita come non mai, esordì:
“Marisa passami quel gel!.... Questa guerra la si combatte ad armi pari”
La donna, senza alzare lo sguardo, le allungò il tubetto e mi sussurrò:
“Voglio sperare che scelga bene, se non vuole trovarsi squartata”
La mia femmina, da temeraria qual' era si liberò del cazzo di Filippo dalla vagina e, girandosi a pecora gli porse il gel, e senza parlare si tenne aperte le natiche offerte.
L’uomo incantato ammirò la rosa brunita dell’ano di Sara e fece scivolare in un solo colpo e fino in fondo, un dito pieno di crema nel suo budello.
Un sommesso lieve lamento, a cui non poté sottrarsi, anticipò un urlo non soffocato di Sara che ci fece capire che lui era ...