"carnalità...ovvero sperduti in campagna nel caldo torrido di fine luglio"
Data: 01/12/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... diede un bacio in bocca. Ella, inizialmente, voleva sottrarsi all'abbraccio, ma, poi, sentendo il cazzo duro e grosso dell’uomo a contatto con il suo ventre, si sciolse fino a vacillare. Marcello, notando il suo stato di eccitazione, la spinse in avanti, facendola appoggiare allo scaffale dei vini. Così offerta, il maschio in calore non perse tempo, ed in un solo colpo la penetrò; bagnata come era, il cazzo scivolò completamente dentro di lei e cominciò a chiavarla. Lei, allora, aprì di più le gambe e, per meglio sostenere i colpi di Marcello, poggiò le mani alla parete. Il suo orgasmo sopraggiunse dopo poco quasi urlando, e l'uomo, dopo averla baciata con passione, le spinse la testa verso il suo cazzo.
Il cazzo in bocca per Sara è sempre stato un invito a nozze: è la cosa che ama di più. Cominciò a leccare l'asta dai coglioni fino a raggiungere la cappella turgida e bagnata dei suoi umori, poi lo accolse tutto in bocca e lo succhiò prima piano piano, per poi aumentare il ritmo come solo lei è capace di fare. Non riuscì a completare l'opera; l’uomo si fermò in tempo per non sborrare. Volle conservare la carica erotica e la cartuccia per il dopo cena.
Nonostante la delusione, Sara comprese e prese le due bottiglie di vino, che, nel trambusto e solo per fortuna non si erano rotte.
A questo punto non ci restava che sederci a tavola: le donne a capotavola, con alla destra di Marisa suo marito Marcello e Filippo (per intenderci quello che Sara aveva adocchiato fin dal ...
... primo momento), e, alla destra di Sara, io, Eddy e Lorenzo.
Le salsicce davvero buone ed il vino ancora meglio, non fecero altro che accrescere l'allegria stimolando ancor più il desiderio.
Marisa, da perfetta padrona di casa, ci avvertì che, per dolce, ci sarebbero state loro due.
Sparecchiamo alla meglio e passammo il gioco alla conduzione delle donne.
Sara, senza alcuna vergogna, attirò a sé Marcello e il cazzuto Filippo che, oltre ad essere il più giovane, era anche quello meglio dotato della compagnia: di certo il suo cazzo superava i venti centimetri ed era adeguatamente grosso; per questo motivo la temeraria Sara se l'era accaparrato e già se lo immaginava tutto dentro a sconquassarle la fighetta.
Marisa avrebbe fatto fronte a me e gli altri due.
Stendemmo per terra tre grossi materassini e noi maschi vi ci stendemmo, attendendo le due ninfe in calore.
Sara prese posto tra Marcello e Filippo, che subito la strinsero tra le loro braccia. Marcello prese la mano della donna e se la portò sul cazzo, mentre le carezzava il seno. Lei, senza attendere alcuna richiesta e, sbavando passione, si impossessò anche dell’altro cazzo.
Un trio che fra poco avrebbe fatto sicuramente scintille.
Intanto Marisa, venendo verso di me, aveva preso dalla borsa un tubetto di gel lubrificante.
Marcello notò la cosa e strabuzzò gli occhi; ma lei, sorridendogli, afferma:
“Mi dispiace, caro! Il culo l'ho promesso a Federico”.
Poi si mette in ginocchio, si piega in ...