1. Mia moglie valeria - dopo i 40 anni - cambiamenti - capitolo 11 - il locale (parte prima)


    Data: 23/11/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69

    ... locale, con le gambe oscenamente aperte e la mia intimità completamente esposta ed offerta, grondante di piacere, con due dita della mia migliore amica dentro di me e con gli occhi di una ventina di persone, uomini e donne, carichi di invidia, desiderio e voglia, puntati proprio su di me.
    
    “E brava Valeria”, mi disse Elena.
    
    “Si, proprio brava”, confermò Matteo.
    
    I curiosi annuivano. E pian piano si allontanarono, in cerca di qualche altro spettacolino o diretti in qualche altro posto per dar sfogo alle loro evidenti voglie.
    
    Rimanemmo soli. Io, Elena e Matteo.
    
    “Tieni, assaggia”, mi disse Elena, avvicinando le sue dita, proprio quelle che erano state dentro di me, alla mia bocca.
    
    Lo feci. E mi piacque. Tanto.
    
    “Secondo me hai una voglia di godere, e di farlo in un modo nuovo, che stasera, anche se non potrai, non vorrai mai dire di no”, mi disse ancora Elena, scambiandosi uno sguardo di intesa con Matteo.
    
    “Anche secondo me”, si affrettò a dire lui.
    
    Io cercavo di ricompormi, risistemandomi il vestitino, per quanto possibile. Un po’mi vergognavo per quanto appena successo.
    
    “Grazie”, dissi e Elena, comunque.
    
    “Per così poco?”, lei.
    
    “No, non solo per questo. Per tutto. Se oggi sono qui e sono pronta a lasciarmi andare, è solo per merito tuo. Ci avevi visto bene. Non credevo di essere così. Ma ormai sono qui e voglio divertirmi”. E così dicendo le diedi un bacio, infilandole la lingua in bocca, con forza.
    
    Lei, ovviamente, ricambiò il bacio, ...
    ... partecipando attivamente ed avvinghiando la sua lingua alla mia.
    
    “Ora basta, però. C’è molto da fare in questo locale, sai? E’ meglio non perdere tempo”, mi disse Elena.
    
    Sorseggiai il liquore che mi aveva portato Matteo. Ero nuovamente pronta per godere.
    
    Matteo dovette percepirlo.
    
    “Se non ti dispiace, farei fare un giro del locale alla tua amica”, disse lui, rivolto a Elena.
    
    “Fai pure. Sempre se anche lei è d’accordo”, gli rispose Elena, guardandomi.
    
    “Si, certo, volentieri”, dissi io.
    
    “Perfetto”, Matteo.
    
    “A più tardi, allora”, si congedò Elena, facendomi l’occhietto.
    
    “A dopo”, le disse Matteo.
    
    “Si, a dopo”, conclusi io.
    
    “Che ne dici se ci mettessimo un po’ più comodi, più in linea con il tema della serata?”, mi chiese Matteo.
    
    “Si, certo”, gli risposi, con entusiasmo, pur non capendo bene a cosa si riferisse.
    
    Mi prese per mano e mi condusse verso il fondo della sala. Attraversammo una parte del piano terra del locale in penombra, ai margini della zona dove, volendo, si poteva anche ballare, pieno di divani, sedie e tavolini.
    
    Donne discinte in ogni angolo.
    
    Tutte, ormai, con la figa in bella mostra.
    
    Le mani degli uomini in loro compagnia erano particolarmente audaci. Le dita infilate di qua e di là.
    
    I vestiti con i quali quelle donne erano entrate nel locale erano finiti chissà dove. Reggiseni? Neanche l’ombra.
    
    Un profluvio di tette in ogni direzione. Più o meno belle, più o meno sode. Comunque tutte esibite con orgoglio e ...
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