1. sentiva la pioggia scrosciare


    Data: 22/11/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pegaso, Fonte: RaccontiMilu

    ... il mondo completamente fermo, almeno il suo mondo, poi il bisogno ebbe il sopravvento, scaricò la vescica non sapendo se lui la guardava o no percepiva il suo essere presente ma non sapeva dove, si sentì molto strana, imbarazzata molto e allo stesso tempo anche eccitata. Lui la fece alzare, ebbe allora la conferma che Roberto aveva visto tutto, scacciò l’immagine nella sua mente di lei che pisciava sul water, la fece accomodare sul bidè fece scorrere l’acqua e la lavò, mise le dita tra le grandi labbra, passò il sapone su tutta la sua vagina, stringeva, pizzicava le dava delle sensazioni grandi toccava grandi labbra, piccole labbra clitoride per poi ricominciare senza mai penetrarla con le dita portandola molto vicino all’orgasmo, purtroppo finì, l’asciugò e guidandola la portò fuori dal bagno. Era immersa in un atmosfera irreale, piacevole, ma era anche molto intimorita, solo la sua mente però, il suo corpo rispondeva con sensazioni nuove e molto intense. Le ordinò di spogliarsi, tolse il vestito e il reggiseno, la girò e la fece piegare la schiena appoggiando le mani sul letto, aprì le sue natiche, le sembrava la stesse ispezionando, ricomparve l’imbarazzo ma il suo sesso non lo diceva, era molto eccitata, ogni suo tocco dava sensazioni grandi, non vedeva nulla, sentiva solo le sue mani che la passavano, le ordinò di girarsi, di inginocchiarsi, si trovò dentro la bocca il suo cazzo che chiedeva di essere esplorato, con la lingua lo passò, lo sentì tutto, il piacere di ...
    ... farlo la avvolgeva lecco anche le palle, sentiva il suo piacere dalla forza del suo cazzo, pensò ora sei tu nelle mie mani, ma come lo pensò lui le tolse il piacere di succhiarlo. La rialzò, le baciò i seni, subito i capezzoli si alzarono al loro massimo, era quello che voleva, li strinse tra due pinzette incurante del lamento di Claudia. Le strinse i polsi con delle manette, l’appoggiò al letto, le aprì le cosce e da dietro la penetrò con la lingua, era molto esperto, giocava con le labbra, con il clitoride, la portava vicino all’orgasmo e poi lasciava, i capezzoli presi nelle mollette ora non davano dolore, aumentavano il suo piacere, sentì le sue dita che entravano in lei, con un sussurro le disse, vieni riempimi la mano del tuo liquido, fammelo sentire, la sua vulva obbedì immediatamente, rilasciando il suo piacere, mentre lei era scossa da un orgasmo tanto atteso, ma anche tanto appagante. Era scossa ancora dal suo piacere, arrivò una sculacciata sulle natiche all’improvviso sentì un dolore forte, però il dolore che aumentava la sensazione di voglia di essere presa , un colpo una sculacciata accompagnata dalla sua voce che raccontava il suo sbaglio iniziale, cercò di ripararsi ma non poteva le mani erano imprigionate, un altro colpo seguì, poi la sua voce ferma che non ammetteva dinieghi,” ora conta e ringraziami ad ogni colpo” lei si mise nella parte senza fatica l’unico suo pensiero era di essere presa, il suo sesso richiedeva ancora piacere, la sua mente anche e anche ...
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