1. sentiva la pioggia scrosciare


    Data: 22/11/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pegaso, Fonte: RaccontiMilu

    ... macchinetta dell’ufficio, una sua collega le chiese come mai portasse l’orologio sulla destra, rispose con un sorriso della serie sono fatti miei, ma le venne in mente quel lui che nemmeno sapeva com’era, passò il pomeriggio a cercare di immaginarlo, quando fu l’ora di tornare a casa capì che si era insinuato in lei. Doveva capire, tutto il tempo passato alla tastiera a scambiarsi pensieri su tutto, avevano dialogato con parole scritte, a volte pensava già di conoscerlo ma nemmeno sapeva il timbro della sua voce, sapeva della sua fermezza l’aveva sentita inconsciamente, come anche della sua dolcezza testimoniata dalle parole, queste antitesi l’avevano affascinata. Si guardò nello specchio, era bella, una bella quarantenne, certo non le mancavano i pretendenti al suo letto, ma pochi sapevano prenderla nella mente, questa volta era proprio presa nella mente e nel corpo, la mente mandava segni e sentiva l’eccitazione in se, calore tra le gambe che non mentiva, come da giorni accadeva senza lasciarla. CONOSCENZA Ora, mi preparo pensò Claudia, dovevano trovarsi all’uscita autostradale a pochi chilometri da casa, scelse un abito dall’armadio, lo appoggiò sul letto, scelse la biancheria intima da mettere, andò in bagno si truccò, voleva essere guardata e ammirata, per poi rifiutarsi e fargli pagare le sue parole, che l’avevano infastidita. Non era abituata a chiedere, solitamentepretendeva. Rientrò in camera, mise il reggiseno, lasciò gli slip sul letto, pensando, magari gioco io ...
    ... con te, ti faccio sbavare se ne ho voglia, infilò un abito con cerniera dietro molto sexi che arrivava fino al ginocchio, chiuse la cerniera e l’orologio sul suo polso destro le ricordò quell’insinuarsi di lui nei suoi pensieri. Prese dal letto gli slip alzò l’abito e li infilò. Prese le chiavi dell’auto e si avviò, ancora poco e avrebbe conosciuto lo “stronzo”. Arrivò all’appuntamento fuori dal casello autostradale, vide l’auto di lui, fece i fari, e si accostò. Roberto scese, era alto , ben tenuto per i suoi 50 anni, uno che avrebbe anche potuto piacergli se non fosse lo “stronzo”. Scesero dall’auto entrambi, si squadrarono senza farsi notare, si presentarono con una stretta di mano e due baci sulle guance odorando furtivamente il profumo di loro stessi. La voce di lui era ferma, le chiese come stava, se fosse emozionata, lei ostentò sicurezza ma dentro era insubbuglio. Si accomodarono sull’auto di lui, per raggiungere un bar dove prendere un caffè. Salendo il vestito di Claudia si accorciò nel movimento e vide gli occhi di lui percorrerle le gambe scoperte, la scrutava in ogni dove pensò. Partirono e raggiunsero un bar, presero un caffè sempre dialogando piacevolmente, poi, lui disse che vicino c’era un posto molto bello, dove il fiume faceva un’ansa e rallentava il suo corso, gli disse che era affascinato dai fiumi, dal loro lento scavare per raggiungere la meta dal loro essere metafora del tempo. Partirono e parcheggiarono vicino all’ansa, era una giornata primaverile, ...
«1234...7»