1. sentiva la pioggia scrosciare


    Data: 22/11/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pegaso, Fonte: RaccontiMilu

    BELLEZZA E INQUIETUDINE Sentiva la pioggia scrosciare mentre era assorta nei suoi pensieri, ripensava a come era accaduto, era scivolata in un vortice, un vortice che la intimoriva,ma dove sentiva di riprendere quel desiderio innato in lei e allo stesso tempo le dava la voglia incontrollabile di vivere fino in fondo questa eccitazione. Mi chiamo Claudia, ho 46 anni, sono ancora molto piacente, nessuno mi fischia più per strada, ma sul lavoro a volte sento ancora gli occhi dei maschi che mi fissano con desiderio, , ho un seno piccolo, sono ben fatta,longilinea, insomma piaccio ancora. Ho un lavoro appagante e ben retribuito , responsabile di un ufficio con dieci dipendenti da seguire, un matrimonio fallito alle spalle, sembro una donna fredda e altera, l’impressione che la gente ricava da me, è autodifesa o forse un pochino lo sono, ora vivo sola e a volte mi piace collegarmi a un sito di scrittura, comunicava attraverso messaggi per scambiare impressioni e pensieri. Aveva conosciuto un uomo, Roberto, avevamo scambiato parole erano in perfetta sintonia, era tutto così interessante e poi…. tutto le passò davanti in un baleno, , vedeva in lui quella dolce fermezza che l’aveva affascinata, l’inizio del gioco, sembrava ridicolo, ricordava bene, la frase di lui,”hai voglia di essere domata e forse non ti accorgi”, ricordava il suo scatto d’ira, il suo pensare, ma chi ti credi di essere, l’aveva anche scritto, lui era rimasto fermo sul suo pensiero,sembrava strafottente, in realtà ...
    ... adocchiava la preda. Era sceso il silenzio, un gelido silenzio tra loro, conosceva il suo nik, lo vedeva all’interno del sito, come pensava altrettanto lui, ma per alcuni giorni si ignorarono. Dopo alcuni giorni crollò, con freddezza gli chiese, ma come fai a dirmi quelle parole, nemmeno sai chi sono,nemmeno mi conosci per sparare assurdità come verità, in quel momento lui ebbe conferma che aveva visto giusto. Non le aveva chiesto nulla, ora però voleva iniziare il gioco, le chiese un incontro per conoscersi e conoscersi. Non farò nulla che non sia in me, pensò, lei, voglio solo dimostrare quanto tu abbia visto sbagliato. Il giorno dopo, accendendo il pc, trovò una sua mail,” porti l’orologio” chiedeva, non capiva il nesso di questa cosa, rispose “si lo porto”, passarono alcuni minuti e arrivò un’altra mail, ” domani metti l’orologio sul polso destro, così così ogni volta che guarderai l’ora mi immaginerai”. Lui si sentiva così importante,nemmeno lo conosceva e già voleva insinuarsi dentro di me. Si sentiva come infastidita, da quel mi immaginerai, immaginerò chi? Nemmeno mi hai dato una tua descrizione, voleva lasciar perdere tutto, anzi, pensò, ora gli scrivo un bel “stronzo“ e poi addio. Andò a dormire, con un senso di inquietudine, riposò male, al mattino prima di uscire per il lavoro, si sfilò l’orologio, lo mise a destra, ma con un sonoro “eccoti stronzo”, ti dimostrerò che non è vero nulla. La mattinata trascorse serena, dopo pranzo, mentre sorseggiava il caffè alla ...
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