1. sentiva la pioggia scrosciare


    Data: 22/11/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pegaso, Fonte: RaccontiMilu

    ... vestita come l’altra volta, scegli l’intimo tu e scegli anche se metterlo, quando vedrai la mia auto, metti due dita nel tuo sesso, sarà bagnato e quando sali il tuo bacio sarà le dita per farmi assaporare il tuo sapore di donna per il tuo maestro. Il giorno passò in modo strano, uscì un poco ma le sembrava di essere lontana da tutto, il solo pensiero era alla serata, capiva che voleva ma allo stesso tempo c’era una paura non sapeva se di lui o di se stessa. Molto prima si preparò accuratamente, scelse quale intimo indossare, un reggiseno che le piaceva molto in pizzo e un perizoma coordinato, si fece una doccia si mise la crema sul corpo, sentiva il suo sesso sempre in tensione, piacevole ma anche stancante. Finalmente arrivò l’ora, si vestì rimirandosi allo specchio, mise e tolse il perizoma più volte, non sapeva se infilarlo o no, alla fine decise, lo mise in borsa, si guardò per l’ultima volta allo specchio, sono ancora figa pensò soddisfatta di se stessa e uscì. Quando arrivò al solito parcheggio, l’auto di lui non c’era, solo il tempo di guardarsi intorno, poi, si sfiorò il sesso, attraverso il vestito, era eccitata, mise una mano sotto e sentì che il suo sesso aspettava pronto, vide i fari dell’auto di lui, lampeggiarono, le sue dita si infilarono nella sua vulva, era bagnatissima, li tolse, scese dall’auto e salì con lui, il saluto fu il suo fargli vedere quanto era femmina, donna, per lui. Lui assaporò le sue dita, senti il sapore del suo sesso, gli piaceva molto ...
    ... un’erezione salì prepotente dal suo inguine, prese la mano di lei e l’appoggiò al suo cazzo, poi la tolse e partì. Arrivò ad un motel, fermò l’auto prima di entrare e la fissò negli occhi profondamente, “prendo una stanza”, scese e si mise a parlottare col portiere, dopo poco risalì, una chiave nella mano, stanza numero 37. Fermò l’auto,scese, anche Claudia scese, il silenzio aveva accompagnato il tragitto, solo dei piccoli gesti tra di loro, il cuore le batteva forte, salì i due gradini prima di arrivare alla porta, lui si fermò e disse”Ora entriamo, tu dovrai affidarti a me in ogni cosa, farai tutto quello che ti dirò senza discutere, per ogni tuo desiderio dovrai chiedere e io deciderò se soddisfarlo, guardati dentro per l’ultima volta e dimmi se entri o ……”. Claudia rispose subito con un sì, e si lasciò andare completamente. Entrarono, la stanza era anonima, una stanza d’albergo come tante, solo uno specchio al soffitto le dava una piccola diversità. Roberto tolse da una piccola sacca una benda, l’appoggio sugli occhi di lei, piano lei chiese di aspettare , queste emozioni le avevano messo un bisogno di urinare forte voleva farlo prima di mettere la benda, lui non volle ascoltarla, le spiegò che ora era lui che decideva, le mise la benda, l’accompagnò al bagno, le alzò il vestito, la fece sedere sul water, le allargò le gambe e le disse “Ora puoi”. Claudia senti l’imbarazzo che le saliva dalla punta dei piedi al cervello, la pipì non voleva uscire, sembrava tutto immobile, ...
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