1. Una mattina indimenticabile con una compagna di università


    Data: 17/11/2021, Categorie: Etero Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu

    ... innocenti mutandine da teenager. Che paradiso!Appena scivolo le dita in mezzo alle labbra fradice e passo sul clito, lei emette un altro gemito come quello di prima solo che innalza il bacino e comincia a muoverlo con decisione, come se stesse già cominciando a venire! Allora mi fermo subito.
    
    – Ooohh Nadia vieni di già?! Hai voglia come me… come sei bagnata… mi fai impazzire..Con un filo di voce, lei dice riferendosi al suo ragazzo:– Sì… è un po’ che non facciamo l’amore… e mi hai fatto venire un sacco di voglia…– …te ne farò venire ancora di più…
    
    Avrei voluto strapparle le mutandine e immergere la lingua subito in quel mare di miele, prima di entrarci dentro col mio pene già vicino all’orgasmo, ma volevo farla impazzire come non mai, prima di entrare in lei.
    
    Le sbottono il vestito, che si sfila praticamente da solo, avendo le maniche molto corte. Lei intanto mi toglie la maglietta e mi slaccia i pantaloni, che mi tolgo subito.Lei rimane distesa sopra il vestito aperto, con indosso solo il reggiseno di pizzo rosa che lascia trasparire i suoi piccoli seni e con le mutandine bagnate, che spostate dagli strofinamenti di prima, lasciano scoperta la parte alta del suo boschetto nero, sul pube prominente. Avrei voluto guardarla così per ore. Il suo corpo poco più che ventenne, al massimo del suo splendore sessuale… avrei voluto spruzzarle addosso il mio seme dappertutto così, come una pioggia di piacere sul suo corpo.
    
    Il mio pene eretto da molto tempo è schiacciato ...
    ... dalle mutande contro il mio inguine.
    
    – Nadia guarda come sono bagnato. Guarda quanto mi piaci. Eri già bagnato quando ero sul tram…
    
    Lei appoggia la mano sul mio pene, con le dita che terminano sulla punta:
    
    – E’ vero… come sei bagnato…– E’ tutto per entrare in te…– Anche io…
    
    Libera il mio pene dalle mutande e culla fra le dita la cappella gonfia e grondante di miele. La scopre lentamente e la accarezza contornandola delicatamente con i polpastrelli, dandomi micidiali sferzante piacere.
    
    – Ooohh Nadia basta, così vengo…
    
    Mi tolgo le mutande e mi butto sul suo corpo. La bacio, la lecco ovunque dal collo in giù, mentre infilo una mano sotto il reggiseno. Le sue piccole coppe sode sono una meraviglia da cullare nel palmo delle mani, con quei capezzoli che solleticano ritti e si infilano fra le dita…Le slaccio il reggiseno ed ho via libera sui suoi piccoli e eccitantissimi seni. Palpo e accarezzo a lungo quei seni scultorei, incredulo che finalmente siano fra le mie mani.
    
    – Nadia che seni seducenti che hai…– Ma cosa dici, sono così piccoli.– Non sono così piccoli come credi, e la bellezza di un seno non sta nelle dimensioni, ma nella forma. Sono così belli, e ben fatti… che potrei venire solo accarezzandoli…– Oh, Marco…
    
    Accarezzo un seno con la bocca, facendo scorrere il suo pronunciato capezzolo duro fra le labbra, per poi prenderlo in bocca. Contorno il capezzolo con la lingua, lo prendo, lo succhio dolcemente. Bacio e lecco quelle piccole coppe che tanto avevo ...
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