Una mattina indimenticabile con una compagna di università
Data: 17/11/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu
... loro. Aveva preso atteggiamenti fin troppo amichevoli nei miei confronti, come quasi sdraiarsi addosso a me, mentre ascoltavamo esami di altri studenti, ed altri atteggiamenti simili. Come avrei voluto abbracciarla al volo, premere una mano sulla sua morbida patta e darle un bacio profondo in bocca, lì in mezzo a tutti! Ormai i corsi erano finiti ed io avrei smesso di frequentare l’università. Anche lei stava decidendo di abbandonare gli studi.
Dopo la fine dei corsi avevo voglia di rivederla, ed avevo solo una scusa valida per proporle un incontro di persona. Era restituirle un libro di anatomia che mi aveva prestato mesi prima.Così un giorno di luglio e ci mettiamo d’accordo. Mi propone di portarlo a casa sua tre giorni dopo, e di arrivare la mattina un po’ presto, così avremmo avuto tempo per fare anche un giro per Milano, visto che il pomeriggio aveva un altro impegno. Sapevo che a casa sua ci sarebbero state anche sua mamma e sua sorella, ma la mia fantasia era già galoppante e mi immaginavo noi due chiusi in camera a rotolarci sul suo letto, indisturbati.
Erano ormai 2 mesi che non la vedevo e non sapevo se avesse in mente qualcosa, ma sapevo che se avessi modo ci avrei provato concretamente con lei, e così mi ero preparato a puntino. Il giorno prima dell’appuntamento ero stato arrapato come un picchio per tutto il giorno, e di notte avevo fatto una fatica enorme per resistere alla voglia di farmi una sega liberatoria prima di dormire. Volevo conservare tutto il ...
... mio seme per la grande occasione del giorno dopo, se avessi avuto modo di provarci.
Finalmente il grande momento. Arrivo a casa sua verso le 9 di mattina. Era un torrido giorno di luglio. Durante il lungo viaggio in pullman e in tram, la mia fantasia era libera di volare. Per l’eccitazione mi erano già uscite le prime gocce di miele trasparente dal glande gonfio sotto i pantaloni.
Arrivo e suono il citofono, salgo su e lei apre la porta. Era vestita completamente diverso da come mi immaginavo (niente leggings aderenti e magliettina come usava all’universtà!). Probabilmente per il gran caldo afoso aveva indossato un vestito leggero, bianco con pallini neri, lungo fin poco sopra il ginocchio. Era chiuso sul davanti con dei grossi bottoni, per tutta la lunghezza. Assomigliava quasi a un camicione da casalinga. Per me era ben poco seducente, anche se lasciava vedere in parte le gambe nude, e nello spazio fra i bottoni a volte si vedeva il reggiseno di pizzo rosa. Faceva molto caldo e quindi sotto indossava solo mutandine e reggiseno. Con mia sorpresa si era truccata in modo insolito per lei, molto più evidente, con un bel rossetto rosa, né troppo chiaro, né scuro. Si era data anche un piccolo tocco scuro ai suoi occhi marroni, che li rendeva ancora più intensi, sopra le sue guance chiare che hanno con un dolce tono rosa al centro.
Abitava in un piccolo appartamento con una piccola cucina, una sala e due camere, in un quartiere periferico. Era la prima volta che andavo a ...