Una mattina indimenticabile con una compagna di università
Data: 17/11/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu
... voluto afferrare in aula all’università, infilando le mani sotto quelle magliette estive.
Scendo poi sul suo pancino piatto. Bacio, lecco e mordicchio ovunque la sua pelle morbida, mentre lei ansima e si contorce.Mi soffermo a lungo sulla fessura così eccitante del suo ombelico, sensuale come se fosse una seconda vagina che aspetta di essere riempita… Me lo immagino già riempito come un laghetto bianco, colmo di seme dopo la mia eiaculazione, nel caso le fossi venuto fuori, eiaculando con il membro appoggiato sul suo ventre piatto.Bacio l’ombelico, lo contorno con la lingua e cerco di spingerla dentro più giù che posso, come per penetrarlo. Lei gradisce molto finchè dice ridendo:
– basta mi fai il solletico…
Allora arrivo finalmente alle sue mutandine zuppe, che annuso profondamente spingendoci contro il naso, mentre lei geme delicati “Ahhh….”. Mordicchio dolcemente il suo sesso da sopra le mutandine, come volevo fare in aula all’università… lo lecco sopra le mutandine sulla parte bagnata, ma ancora non le tolgo. Proseguo ancora più giù, sulle gambe stupende che lecco e accarezzo per tutta la lunghezza. Mi fermo a lungo sulle cosce morbide. Mi diverto a mordicchiarle e leccarle nella parte interna.Mesi di desideri erotici si stavano finalmente avverando e volevo gustarmi ogni centimetro di lei, prima del magico momento di entrare in lei. Non le lascio neanche il tempo di prendere iniziative, ma lei non sembra scontenta.
– Che cosce stupende hai Nadia, mi fanno ...
... impazzire. Sono così morbide e calde…– Marco mi fai impazzire…– Tu mi fai impazzire Nadia….
Ormai rimaneva inesplorato solo il suo sesso tanto desiderato. Risalgo su e infilo la mano sotto le mutandine fradice. Non appena la mie dita scivolano fra quelle grandi labbra immerse nel miele, lei si stacca dalla mia bocca e comincia ad gemere intensamente, stringendomi a sé.Niente mi fa impazzire di più che sentire le dita scivolare nel miele, fra quei morbidi petali della carne intima di una donna…. Non appena le dita sentono quello scivolare fra quei lembi morbidi, il pene mi si contrae e sento uscire un gocciolone enorme di miele. Ormai ero proprio al limite, le mie vescicole seminali sono stracolme e non possono più contenere il seme per molto.
Passo allora con le dita fradice del suo miele sul clito turgido e lei sussulta energicamente con un “Mmhmhm….”. Allora finalmente sfilo le sue mutandine ed ecco sotto i miei occhi la parte più proibita e sognata del suo corpo, in tutto il suo splendore… Come avrei voluto leccare direttamente sulle mutandine tutta quella crema mielata che le inzuppava, ma non sapevo se avesse gradito un gesto che per alcune potrebbe essere una “zozzeria”.Quanto avevo Quel sesso impregnato dalla voglia di essere riempito con la mia carne, con quella montagnetta provocante ricoperta di soffice pelo nero e quelle grandi labbra lucide, aperte e grondanti di miele delizioso che avevo immaginato tante volte, ammirando le loro forme da sopra quei fuseou che ...