Weekend di passione Pt.3
Data: 04/11/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Numeroprimo encore, Fonte: EroticiRacconti
... Forse ti amo ancora, e devo scoprirlo così...
La notizia lo prese di sorpresa, o forse voleva che dicessi altro perché non rispose.
- sono stata troppo stupida per poter meritare il tuo perdono, ma sappi che ti sarò grata finché respiro per quello che hai fatto oggi. Potresti uccidermi oggi, e me ne andrei con un sorriso.
- esagerata come sempre. Non ho mai pensato di ucciderti - pausa ad effetto - torturarti si, ma solo perché piace anche a te, se non ricordo male.
- fammi quello che vuoi. Ti darò un weekend indimenticabile, e poi sarà quel che sarà. E ti ridarò i soldi che hai speso...
- ma non dire cazzate, quali soldi? Il gusto di vedere la faccia di quel coglione con cui ti sei messa quando si è chiusa l'asta li è valsi tutti.
Già, Carlo...che imbecille. E che idiota io. Però il male di essere portata li mi aveva fatto ritrovare Stefano, e capire varie cose.
Seguii Stefano senza bisogno di essere tenuta al guinzaglio fino alla porta della sua camera.
- qui per ora entri come schiava - disse allungando lentamente la mano verso il cuoio - e ti tratteró da schiava, ma non voglio che tu subisca qualsiasi cosa pensando che ti ho comprata.
- con quello che hai speso potevi comprare una moto...
- sarei arrivato a ventimila senza un pensiero. Forse oltre, se necessario. Lascia pure che Carlo si compri un'auto, o quel cazzo che vuole. Visto che mi ha invitato lui qui, volevo fargli vedere chi sono.
- i soldi vanno a lui? Pezzo di merda. E come ...
... sarebbe che ti ha invitato lui?
- i soldi quasi tutti a lui. E mi ha mandato una mail in settimana per avvisarmi sulle sue intenzioni.
- ma tu guarda 'sto pezzente imbecille.
- tu ci sei stata, preferendolo a me. La vita è fatta di scelte...
Stefano rideva, ma io ero mortificata.
- ora ti lasceró vendicare come vorrai. Non mi lamenterò troppo, te lo giuro.
- se avessi voluto vendicarmi ti avrei lasciata a quella lá. Dalla faccia voleva scorticati. Chi è, una ex del coglione, immagino.
- quella mollata per mettersi con me, infatti.
- Ne ero certo.
La camera era un mini dungeon con un letto a baldacchino, ornato di anelli in vari punti. Un cerchio di metallo che sembrava un giroscopio poteva permettere di legare un prigioniero al suo interno a varie larghezze di braccia e gambe e ruotarlo in tutte le direzioni, ma c'erano anche un cavalletto e una sedia con schienale molto alto e bracciali per gli arti ed il corpo. Una gabbia faceva bella mostra di sé in un angolo, e perfino sotto il letto era ricavata un'altra gabbia in cui far accomodare un prigioniero obbligandolo a stare a quattro zampe.
Mentre osservavo gli strumenti che probabilmente avrei sperimentato uno alla volta, Stefano mi liberò da tutto quello che indossavo.
- cosa vuoi che faccia ora?
- una doccia! Ma non sciogliere i capelli, mi piace quel manico.
- immagino per cosa...
- ricordo la tua bocca, ma non é per quello che pensi tu. Non solo, almeno.
Mi ero ripresa, e andai ...