1. Un’estate con Marina


    Data: 28/10/2021, Categorie: Lesbo Autore: Capitan_America, Fonte: RaccontiMilu

    ... all’uomo con il giubbotto di pelle. Ero in palestra dopo la scuola, insieme alla mia compagna di banco, fine anni ‘80. Ridevamo sedute vicino ad una cesta piena di palloni da basket. Mi faceva vedere una cassetta che aveva duplicato per me, tirandola fuori dalla tasca di un giubbotto di pelle verde chiaro con una spilla tonda sul colletto. Una di un gruppo musicale credo, due ragazzi biondi al centro con i capelli lunghi. Nel film mi avvicinavo per baciarla, di punto in bianco. Lei rideva tirandosi indietro. Quando però le infilavo una mano sotto la minigonna di jeans diventava improvvisamente seria. Mi lasciava fare per un po’, ma ad un certo punto si alzava di scatto e correva via. Nella scena successiva si vedeva l’incendio di Dresda durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi io che vomitavo nel bagno della scuola. Mi sono voltata verso l’uomo con il giubbotto di pelle, mi aspettavo che dicesse qualcosa. Invece è rimasto a guardare lo schermo e ha continuato a fumare senza dire niente. La ragazza con lo strano accento ha mimato con le mani un uccello che spicca il volo. L’altra con gli occhiali a specchio era seduta nel posto subito dopo il suo. “Ti piace l’odore del Napalm al mattino?”. Vedevo sui suoi occhiali il riflesso del film. Anche lei non mi ha prestato attenzione, parlava senza voltarsi. Era poco tempo dopo la palestra. Stavo facendo l’amore con due ragazze, c’era anche un ragazzo. Cercava di prendermi da dietro senza riuscirci. Non so per quale motivo esattamente, ...
    ... forse volevo evitare di continuare a guardare il film, ma mi sono alzata per tornare a casa. L’uomo con il giubbotto di pelle stava bevendo del latte dalla bottiglia. “E’ crema di crema alla Edgar, roba che ti fa robusto!” Mentre parlava si è rovesciato il latte addosso, lasciandolo colare sul mento. Sono scappata correndo in mezzo ai seggiolini, in una delle file centrali una ragazza bionda teneva in mano una bambolina di gomma di Topolino, le muoveva le braccia mentre una donna inginocchiata ai suoi piedi la leccava in mezzo alle gambe. Una volta a casa sono salita di corsa in camera e mi sono messa sotto le coperte senza spogliarmi. Ero sicura che avrei fatto quel sogno con i nazisti, invece mi sono addormentata subito e ho continuato a dormire fino a pomeriggio inoltrato.
    
    Le ho cercate inutilmente per tutto il resto della giornata. Mi ero vestita in fretta dopo essermi fatta una doccia, avevo la sensazione di dovermi sbrigare anche se non sapevo spiegarmi per quale motivo. Quando ha iniziato a fare buio ho smesso di cercarle. Sono tornata indietro convinta che le avrei trovate ad aspettarmi, ma mi sbagliavo. Il fuoco era acceso come al solito, mi sono scaldata di fianco al camino e ho deciso di fare un ultimo tentativo nella rimessa dietro la casa. Non erano neanche lì. La bicicletta di Marina era appoggiata come al solito sul muro di fianco alla porta sul retro. La ruota di un carro, una barca a remi coricata su un fianco. Stavo per tornare dentro, ma qualcosa mi ha ...
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