1. Un’estate con Marina


    Data: 28/10/2021, Categorie: Lesbo Autore: Capitan_America, Fonte: RaccontiMilu

    ... appoggiando il piede alla mia spalla ed è venuta. Dopo esserci spogliate siamo rientrate in casa e ci siamo messe a leccarci, sul pavimento. Ci siamo addormentate.
    
    Al mio risveglio ero rimasta sola con Marina. “Ti ha detto cosa ci fa su quest’isola?” “Si” “Ti ha anche spiegato come ci è arrivata?” “Si”.
    
    Eravamo affamate. Abbiamo preso un cesto di mele e abbiamo cominciato a mangiarle, una dopo l’altra. Quando è ritornata stavo guardando un temporale dalla finestra. Mi ha messo una mano sulla spalla e ha iniziato a baciarmi sul collo. “Vuole scopare, ha chiesto se vuoi salire in camera per andare a letto”. “Ti è venuta voglia per il temporale?” “Ha detto che è colpa dell’odore che ha la pioggia”. Il temporale è andato avanti fino a sera, mi ha ripreso per un po’ con la videocamera mentre mi masturbavo ed è venuta a sdraiarsi nel letto. I lampi illuminavano la stanza, non c’era più la corrente. Prima di mettersi a letto aveva acceso delle candele appoggiandole sul pavimento. Sentivo il profumo di cera diffondersi nella stanza. Mi ha aperto le gambe e ha infilato le sue in mezzo, premendo la fica contro la mia. Si è girata per baciarmi. Quando ho visto davanti ai miei occhi il suo viso le ho passato l’indice sul sopracciglio. “Vorrebbe sapere se ti piacciono le sue sopracciglia”. “Si, sono molto sensuali” “Prova a descrivermi il suo volto” “Non ne sono capace”.
    
    Il mattino seguente siamo di nuovo andate al mare. Marina non aveva voglia di andare a prendere il sole, ...
    ... così siamo rimaste a passeggiare lungo la spiaggia. “Perché mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto farmi strangolare durante il sesso?” “Perché è quello che prova quando ti guarda. Si sente mancare il fiato. Una sensazione che la terrorizza, ma al tempo stesso la eccita. Si placa solo quando inizi a scoparla”. Ci siamo fermate a guardarla mentre fissava le onde tenendosi il cappello di paglia che aveva preso prima di uscire. Cercava di non farselo portare via dal vento. Quando siamo tornate a casa abbiamo trovato il fuoco acceso nel camino e un paio di guanti da motociclista sul tavolo. Di fianco una bottiglia di liquore senza etichetta. Un liquore rosso alle spezie. Ho messo l’acqua per il bagno e mi sono riempita un bicchiere. Dopo qualche ora, sono tornata di sotto con i capelli ancora bagnati. Marina era sdraiata nella veranda sul pavimento di legno. “Vuoi scopare?” “Non lo so. Prova di nuovo a descriverla.” “Ha un viso molto particolare. Non so altro. Sembra capace di capire al volo le emozioni. Potrebbe essere un’attrice. Pensa di non essere molto intelligente” “Non è così” “Lo so “.
    
    Siamo state da Horiente, ha resuscitato i buoi. Solo che il giorno dopo non erano più buoni a lavorare.
    
    Verso sera stavamo facendo l’amore davanti al camino acceso. La stanza era illuminata solo dalla luce del fuoco. Marina era sopra di me, si muoveva avanti e indietro sulla mia bocca tenendosi con le mani alle mie ginocchia piegate. Le passavo le mie sulla schiena sperando che aspettasse ...
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