1. L’amante mascherato 1


    Data: 06/10/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... fiume di sborra, perché era quotidiano il suo desiderio di farsi inculare dopo una pomiciata che talvolta durò per ore; la passione e la libidine che rivelò mi diedero ancora una volta il senso dell’incontrollabilità di quella donna, vogliosa, capricciosa ma determinata e brava ad imparare e mettere a frutto.
    
    Decidemmo anche il matrimonio e lo celebrammo in maniera fastosa, per il ruolo che la sua famiglia aveva nell’ambiente; finalmente, nella luna di miele, colsi la sua verginità rimasta intatta fino a quella età; andammo ad abitare in casa con i suoi, un palazzetto in centro che avrebbe potuto ospitare un esercito; intanto, mi impegnavo nel lavoro con tutto il mio giovanile entusiasmo, cercando di spingere mio suocero ad ammodernare e cambiare alcune cose.
    
    Passarono serenamente cinque anni e tutto sembrava filare su un binario ben rodato; approfittando del mio ruolo di dirigente, perché mio suocero aveva un po’ rilassato l’impegno, partecipai ad un concorso per l’acquisizione di una fabbrica sull’orlo del fallimento, a qualche chilometro da noi; facevo aggio, abusivamente, su un deposito riservato che avevo aperto per conto dell’impresa dei suoceri; questo mi consentì il prestito della banca con cui avviai la mia personale iniziativa.
    
    Mi bastò meno di un anno, per arrivare a sanare le situazioni e tutto tornò normale, tranne che per me che ero costretto ad occuparmi di due imprese contemporaneamente; ovviamente, riservai a quella mia i favori maggiori, ...
    ... mantenendo con l’altra l’ordinaria amministrazione; per buona sorte, ma lo avrei registrato dopo, non parlai della faccenda a mia moglie che, come in tutte le cose quotidiane, si teneva ben lontana dai problemi e viveva la sua vita di bambina capricciosa.
    
    “Ho deciso di passare la mano a mia figlia; da domani sarà lei a dirigere e tu le farai da vice e da guida.”
    
    La determinazione di mio suocero mi colpì come una mazzata; gli feci presenti tutte le difficoltà che la scelta poneva, essendo Tilde incapace di affrontare problemi più grandi non solo di lei; mi rivelò in confidenza che l’aveva voluto lei per diventare la mia diretta superiora, in pratica rifiutando il ruolo di subalternità che la condizione di moglie le imponeva, primo elemento di una sorta di ribellione che cominciava a prendere corpo, non sapevo da quale radice.
    
    I suoceri decisero di prendesi una lunga vacanza e se ne andarono nei mari del sud; un conto riservato, aperto alle Barbados, consentiva loro di fare vita da nababbi senza rendere conto a nessuno; purtroppo per loro, Tilde era convinta che si dirigesse un’azienda standosene a letto fino a tardi, andando in giro a fare shopping e passando ore ad un tavolino di un bar a ciarlare con le amiche, giocando infantilmente tra ‘funzionari’ e ‘funzionare’ era certa che dovessero essere gli altri a lavorare.
    
    Non ero portato a credere che a questa levata di cresta si accompagnasse anche un tradimento, perché ancora ero fermo alla convinzione di Tilde ragazza ...
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