1. L’amante mascherato 1


    Data: 06/10/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... indurmi, sin da allora, a nutrire molte riserve verso l’universo femminile che avevo sperimentato capace delle menzogne più vili per circuire un imbecille ed abbindolarlo per ridurlo alla propria volontà.
    
    Specialmente negli anni universitari, tra i 20 e i 25, mentre mi impegnavo allo spasimo per laurearmi in ingegneria e trovare un posto congruo, ebbi assai frequenti occasioni di imboscarmi con una ragazza, spesso conosciuta al momento, in uno dei bagni della discoteca per fare indigestione dei capezzoli duri e verginali di una diciottenne allupata e pronta a dare tutto per una serata di follia.
    
    Ad aggravare la situazione, mi trasferii in città per la frequenza dei corsi; tra un esame e l’altro, che superai tutti brillantemente fino alla laurea, impegnai molto del mio tempo, specialmente le sere e le notti, a dare la caccia alla figa disponibile; verificai che, adulte, le stesse femmine che la davano al mare o in città, da ragazze, si specializzavano poi a creare situazioni pseudo amorose per combinare rapporti che preludessero ad una sistemazione o ad un matrimonio.
    
    Insomma, tra esperienze direttamente vissute e racconti di colleghi, particolarmente quelli con cui condividevo l’appartamento, stipati in sei in due stanzette con cucina e servizi, finii per costruirmi una corazza quasi inviolabile contro possibili tentativi di irretirmi in prospettive matrimoniali; continuai imperterrito a cercare e trovare occasioni da ‘una botta e via’ con enorme soddisfazione ...
    ... reciproca.
    
    Con la laurea in tasca, affrontai la via crucis della ricerca di un lavoro congruo con gli sforzi che avevo fatto per conseguire il titolo col massimo dei voti; dopo un numero infinito di tentativi fallimentari, conditi da infinite trappole per convincermi ad accettare condizioni capestro di lavoro, trovai in area perugina, in una zona quindi calma e riposante, l’offerta particolarmente allettante di un imprenditore che aveva bisogno di un direttore dei lavori a cui affidare la sostanziale gestione dell’impresa.
    
    In pratica, il mio datore di lavoro cercava un vice da avviare alla conduzione delle attività, per assicurare un fidato collaboratore ed una guida eventuale alla sua unica figlia, Clotilde, Tilde per gli amici, una ragazza di 25 anni dall’aria un po’ svagata, molto poco interessata ai problemi quotidiani ed impegnata sempre ad inseguire sue personali convinzioni della vita come un gioco infinito; secondo un analista, era incapace di crescere per una sorta di sindrome di Peter Pan.
    
    Di positivo, Tilde aveva un candore quasi disarmante, che la portava a dare fiducia anche ad affermazioni di discutibile credibilità; in questo, era oggettivamente favorita dall’eccessiva condiscendenza dei genitori che ne soddisfacevano tutti i capricci senza rendersi conto che alimentavano oggettivamente la sua tendenza a fuggire dalle responsabilità ed a cullarsi nei sogni spesso irreali.
    
    Me ne innamorai immediatamente, perché era l’esatto opposto delle ‘femmine’ che ...
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