1. L’amante mascherato 1


    Data: 06/10/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Bellissima, la mia adolescenza, vissuta tra un amorazzo e l’altro, non solo tra i banchi di scuola e nei ritrovi per giovani in città, ma anche e soprattutto nei lidi marini e nei ritrovi così frequenti sulla riviera dove andavo a villeggiare; i tempi e i costumi consentivano di correre la cavallina nella massima spensieratezza accumulando esperienze che negli anni si sarebbero rivelate irripetibili ed indimenticabili.
    
    Bastava assai poco, offrire un mojito o una corsa in moto, per incontrare ragazze disponibili, libere e disinibite, pronte a fare le porcate più serie con la disinvoltura dell’età; poiché un atavico tabù ancora circondava la deflorazione, la figa veniva difesa ad oltranza quasi da tutte; in cambio nessuna si sottraeva, a quindici o sedici anni, di imparare a succhiare il cazzo in pompini artisticamente elaborati, a fare seghe da infarto o a lasciarsi rompere il culo.
    
    Benché siano passati forse troppi anni, alcuni fatti e persone mi sono rimasti impressi nella memoria, come la ragazza dal pelo rosso che avevo corteggiato a lungo, in spiaggia, perché le dicerie popolari raccontavano che le rosse avevano un odore e sapori molto particolari; la beccai in una discoteca dove ero finito quasi per caso, dopo una serata fallimentare perché gli amici mi avevano dato buca ed erano andati non so dove per un falò in spiaggia.
    
    Mi seguì docilmente nel bagno e la baciai con tutta la giovanile passione che mi agitava a quel tempo; lei rispose con una malizia che ...
    ... neppure avevo previsto; sapeva di buono, niente di diverso dalle altre; solo, un poco più libertina, mi fece rizzare il cazzo immediatamente con una stretta del pube contro l’inguine; le presi un seno e lo strizzai, raggiunsi un capezzolo e lo tormentai; mi abbassò la testa finché fui in grado di succhiarlo.
    
    Prese in mano il cazzo e mi masturbò con sapienza; cercai di ricambiarla con un ditalino approssimativo; le abbassai il pantalone e lo slip; ‘in figa no’ mi sussurrò; la feci ruotare tra le mie braccia, la piegai a novanta gradi e mi abbassai a leccarle il buco del culo; sin dal primo approccio, mi resi conto che non avrei avuto nessun problema, perché da quel culo erano passati cazzi anche di grossa dimensione; fu comunque molto piacevole incularmela a lungo.
    
    L’occasione più divertente risultò quella con una ragazza di circa vent’anni che ad ogni costo cercava di proporsi come vergine e casta; non le credevo, naturalmente, perché sapevo che era una brava pompinara e che il culo le era stato fatto anni prima proprio nel bagno dove mi aveva guidato dolcemente; mentre fanciullescamente protestava la sua candida innocenza, la feci piegare sul water e, senza neppure bisogno di lubrificare, le infilai il cazzo nel culo fino alle palle.
    
    Fui tentato per un attimo di entrare anche in figa; ma mi fermai perché, se per caso avesse salvaguardato l’imene, romperlo io mi avrebbe esposto quanto meno ad un doloroso senso di colpa; e fu proprio questa insoddisfazione di fondo ad ...
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