1. Monica - parte seconda - da sogno a realtà


    Data: 06/10/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Malandrina, Fonte: Annunci69

    ... confessione urlata senza ritegno.
    
    “Dovresti vergognarti” Disse la donna con uno sguardo improvvisamente severo e grave che lasciò scivolare dal viso giù per i piedi della tremante fanciulla. Monica trasalì alla realizzazione di essere stata ormai scoperta. “Ti ho capito subito da stamattina che sei una pervertita. L’ho capito da come guardavi mio marito”. Monica rimase muta. “Ho visto cosa combini la notte e oggi ti ho seguita apposta, sicura che ti avrei trovato a farti scopare da qualche contadino”. La donna proseguì di fronte ad una Monica pietrificata e rossa. “Ma ti ho trovata a masturbarti indecorosamente all’aperto. E sono molto delusa”. Monica riuscì a muoversi di qualche millimetro dimostrando perplessità a quell’ultima frase. “Sei una bellissima ragazza, con un evidente propensione al piacere, e non hai schiere di uomini ai tuoi piedi?” Monica, farfugliò qualcosa sulla paura di essere scoperta da una nonna bigotta e pudica ma si fermò prima di cominciare a confessare la sua natura di ninfomane. “Questo è molto saggio da parte tua. Molte ragazze commettono l’errore di farsi beccare, perdendo così molti “privilegi” Alessandra ammicò e Monica voleva continuare ad ascoltare, a questo punto rapita da questa donna che le stava dicendo cose mai ascoltate prima, ma quella con fare sprezzante le disse di ricomporsi, di tornare a casa con lei. “E non ti azzardare a toccarti!” Disse con un tono ringhiante e quasi minaccioso che fece sospirare Monica, ancora confusa per le ...
    ... emozioni e irretita da quelle parole autoritarie.
    
    Passò il resto del giorno piuttosto silenziosa aspettando la notte, ancora non certa di cosa sarebbe successo. Cenarono tutti insieme e Monica, che ora cercava lo sguardo della donna più che dell’uomo, notò che entrambi la ignoravano completamente e che a parte domande banali da parte della nonna e dei suoi amici a cui rispondeva con distratto garbo, era come se lei, per quei due, non esistesse.
    
    Si mise a letto agitata e ansiosa e aspettò a lungo ancora eccitata dall’orgasmo interrotto del pomeriggio, dilaniata dalla voglia di completarlo e corrosa dalla curiosità di sapere se quella notte sarebbe stata rimproverata da quella donna o meno. Quel non ti azzardare a toccarti l’aveva disarmata e sapeva di promessa o minaccia di una qualche conseguenza, o certamente un controllo, una verifica. La notte si prolungò scura e sempre più muta mentre la giovane ragazza, nel suo pigiamino castigato, si addormentò con la luce accesa.
    
    Fu risvegliata da una carezza sul viso e nella foschia del risveglio prematuro vide chiaramente due figure, illuminate dalla sua lampada del comodino, che occupavano la stanza in piedi accanto al suo letto. Fece per alzarsi ma in un solo tempo realizzò di essere completamente nuda e legata mani e piedi a stella al letto. Una mano veloce e profumata di buono, morbida ma decisa, le tappò la bocca con forza spingendola contro il letto e uno stai zitta ringhiato le fece capire che la donna era arrivata. ...
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