1. La Barbara


    Data: 21/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: AlexFeet2594, Fonte: EroticiRacconti

    ... pronta a spappolarle col minimo sforzo.
    
    «NOOOOOOOOOOOOO!!!» Caius urlò con quanto fiato aveva in gola. Chiuse gli occhi e iniziò a parlare a raffica, piangendo mentre lo faceva, intercalando il tutto con “le mie palline, no, ti prego!”
    
    Rivelò tutto. Piani, voci, sospetti. Sapeva poco ma si sforzò di essere il più utile possibile facendo i nomi di quelli che potevano dare informazioni importanti. Becky lo ascoltava attenta e fiera. Godeva della sua superiorità, del suo essere donna. A causa di quelle due sferette molli che i maschi hanno, anche il più feroce dei guerrieri diventava un ammasso di lacrime persino sotto un calcetto di una ragazzina inerme. Ad un tratto della confessione, iniziò a masturbarsi facendo colare i fiotti del suo piacere lungo le cosce.
    
    Caius andò avanti a parlare per mezz’ora buona sotto la minaccia costante del tallone sullo scroto devastato. Non ebbe erezioni. Il suo pene era ormai ridotto alle dimensioni della capocchia di un chiodo. Quando finì guardò Becky con gli occhi lucidi pieno di desolazione. Lei gli sorrise e disse: ...
    ... «Bravo.»
    
    «Padrona, ti prego…»
    
    «Un’ultima domanda: sei inferiore?»
    
    «Sì, sì» si affrettò a rispondere lui.
    
    «E perché lo sei?»
    
    Indicò le palle col mento.
    
    «Vorresti liberarti del peso dell’inferiorità?»
    
    Caius esitò. Non capiva. Aveva male ed era terrorizzato come noi mai. Avrebbe fatto di tutto pur di evitare altri colpi ai gioielli. Becky esigeva una risposta. «Sì… liberami, liberami, mia padrona!»
    
    «Come desideri.» Caricò tutto il peso del suo corpo sul tallone che stazionava sullo scroto che si schiuse un istante dopo cacciando fuori i testicoli spappolati nella polvere. A Caius si fermò il respiro e svenne nuovamente.
    
    Lo ritrovarono due giorni dopo sulla riva del fiume. Era vivo e ciondolava sul greto senza una meta. Era completamente nudo e al posto dello scroto aveva un’ampia cicatrice cauterizzata con una lama rovente. Gli restava solo il micropene. Al collo portava una piccola custodia scura. Quando il centurione di guardia la prese vide che sopra c’era scritto: se ci tenete alle palle, andatevene! Aprì il sacchetto e vi trovò i testicoli dell’uomo! 
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