1. La Barbara


    Data: 21/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: AlexFeet2594, Fonte: EroticiRacconti

    ... invasione.»
    
    Caius sentiva i capezzoli della donna passargli sul petto e una nuova erezione stava crescendo. «Sono solo un legionario…non conosco queste cose.»
    
    Becky gli andò accanto all’orecchio destro: «E io solo una donna, una puttana barbara, dite così no?»
    
    L’uomo deglutì e il cazzetto si rizzò del tutto. Eccitato al massimo, il suo corpo si rilassò e la mente si annebbiò. Iniziò ad ansimare, a ritrovare sicurezza in sé stesso. Tirò le braccia e voleva strappare le corde per violentare quella selvaggia subito. Becky prese a massaggiargli le palle. «Non mi vuoi dire proprio nulla?»
    
    Caius chiuse gli occhi e alzò la testa. Stava per venire di nuovo. «Sì…»
    
    «Parla, allora. Saprò ricompensarti.» E gli passò la lingua sul lobo dell’orecchio.
    
    Lui tacque, poi disse: «Succhiami il cazzo, TROIA!»
    
    Becky scostò il suo viso dal suo. Caius non se ne accorse subito. Non sentiva più la mano massaggiare. Aprì gli occhi e vide lo sguardo fiammeggiante della donna. «Adesso ti castro.»
    
    Non ebbe il tempo di realizzare. Becky strizzò le palle con tutta la sua forza ficcandoci le unghie. Caius esplose in un urlo acutissimo. La barbara strizzava e contorceva, faceva una spremuta di coglioni isolandoli sul fondo della sacca scrotale e schiacciandoli con le unghie contro il palmo della mano. Poi, li tirò verso il basso quasi a volerli strappare. La pelle si era lacerata e il sangue iniziava a uscire. L’uomo provò a chinarsi per alleviare il dolore, ma le corde glielo ...
    ... impedivano. Becky glieli tirò fino a quasi metà coscia, poi mollò di colpo e glieli fece risalire con un poderoso calcio di punta che fece sputare fuori al cazzetto un misto di gocce di sperma e sangue.
    
    Caius vomitò e svenne, mentre la donna si sentiva sempre più bagnata e onnipotente.
    
    Il romano riaprì gli occhi molte ore dopo svegliato dai piedi della donna che gli schiaffeggiavano il viso. Non era più legato alla croce, bensì seduto a terra a gambe larghe con le braccia dietro a un palo. Sentiva dolore in ogni fibra del suo corpo. Guardandosi tra le cosce vide solo un ciuffo di peletti sporchi. Fu colto dal terrore. «C-cosa… c-coosa mi hai.. fat-…»
    
    Becky lo zittì ficcandogli il piede in bocca. «Bacia il piede che ti ha castrato!»
    
    Caius agì d’istinto. Prese quel piede tutto in bocca iniziando a baciarlo e leccarlo con estrema devozione. Lei lo lasciò fare. «Ahahah! Adesso hai imparato il tuo posto nel mondo, microcazzo precoce.»
    
    Continuò a leccare fino a quando lei non tolse il piede. Restarono un poco in silenzio con lui che cercava invano di guardarsi tra le gambe per capire se ancora gli penzolava qualcosa. Becky lo lasciò tormentarsi così ancora un poco, poi disse: «Tranquillo, le hai ancora le noccioline. Sono mal ridotte, ma potrebbero funzionare ancora, sempre ammesso che prima funzionassero ahaha! Però è la tua ultima possibilità: dimmi tutto quello che sai o ti esplodo quelle due cisti schifose.» Appena finì di parlare, poggiò il tallone sopra le palle, ...