La Barbara
Data: 21/09/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: AlexFeet2594, Fonte: EroticiRacconti
... guizzare via. Caius si dimenava impazzito. Sbraitava, piangeva, implorava con voce rotta e infantile. Becky si gustava il tormento sul suo viso schiacciandogli le palle ancora più forte. Il cazzetto, scomparsa l’erezione, era sparito tra la foresta di peli assumendo più l’aspetto di un clitoride smunto. Andò avanti così per molti minuti che parvero ere al legionario: Caius si dimenava in modo osceno cercando vanamente di assecondare gli strattoni della donna.
Quando finalmente mollò la presa, il soldato si afflosciò in avanti, appena un rantolo gli usciva dalla bocca. Becky attese studiando la ridicola virilità dell’uomo. I coglioni si erano arrossati e gonfiati rendendo il cazzetto ancora più insulso e microscopico. Si spogliò delle pelli restando nuda, rifulgendo ancora più della sua selvaggia possanza femminile. I seni turriti lucevano al fuoco con capezzoli duri come l’acciaio. Tra le gambe, la fessura della vagina era incoronata da un ciuffo di peli fulvi.
Caius alzò a fatica la testa, gli occhi gli schizzavano fuori per il dolore, ma ciò non gli impedì di incrociare il corpo nudo della barbara. Ebbe un sussulto: troneggiava davanti a lui e, dimentico del dolore, il suo piccolo pene, scattò in un’erezione tanto insulsa quanto immediata.
Becky rise passandosi una mano sui seni. Avanzò verso di lui, e Caius ebbe un orgasmo incontrollato e lancinante. Dai testicoli gonfi uscì un piccolo fiotto di sperma che imbrattò la terra battuta della capanna. La donna ...
... scoppiò in una risata sonora e terribile.
Caius era sconfitto e umiliato. Iniziò a urlare insulti con una vocina acuta perché il dolore e la vergogna lo stavano corrodendo. Nella sua testa passarono tutte le immagini delle umiliazioni subite fin dall’adolescenza. Non era mai riuscito a far godere una donna a Roma, così si era arruolato pensando che in guerra avrebbe potuto sfogarsi violentando le prigioniere. Ma si era sbagliato: giusto un paio di settimane prima era stato svergognato davanti a tutti venendosi addosso mentre tentava di
abusare di una contadina, che era pure riuscita a fuggire strappandogli la tunica imbrattata svelando ai commilitoni il piccolo segreto.
Becky andò a mettere una lama sul braciere, aspettò che finisse di sfogare e disse: «Non pensavo che anche la bambine potessero essere arruolate ahahah!»
Caius avvampò ma non riuscì a dire nulla. Gli bastò vedere la finta che fece la donna nel calciargli nuovamente le palline, per scoppiare a piangere. «N-nooo… ti pr-eeegooo… basta… la-scia…mele stare… t-ti prego…»
Lei gli si avvicinò assumendo un’espressione di sadica dolcezza. «Oh, povero cucciolo…» Con la mano andò alle palle, e Caius si irrigidì per il terrore. Gliele prese tra pollice e indice: erano così piccole e morbide. Con l’altra mano prese ad accarezzargli il viso sudato. «Vero che mi dirai tutto?»
Caius respirava a scampoli e singhiozzava. «Tutto… tutto cosa?»
Aumentò leggermente la pressione delle dita. «I vostri piani di ...