Ultima indagine - Racconti Erotici

Ultima indagine

... non era così stretto come lo era solo pochi istanti prima. Non sarebbe mai più stato lo stesso.

Il più grande trionfo di Alexia arrivò pochi secondi dopo. Ogni momento dei suoi gemiti, e infine urla, erano stati assistiti dai suoi amanti appagati e dalla videocamera nascosta.

La fica scorreva come un fiume e il culo non resisteva più all'assedio. Con calma lasciò che i due complici si alternassero all'orgasmo.

E poi, quando Alexia non capiva più cosa stava succedendo, la posizionarono supina sul letto.

Caldi flussi di sperma le ricoprono il corpo. Da queste sensazioni ottenne un altro orgasmo.

Tutto questo non verrà incluso nel report dell'investigazione.

Questo rimarrà un segreto tra Alexia e gli altri due. Immediatamente dopo il sesso, andò a fare la doccia. Si rese conto di aver lasciato i guanti sul pavimento. Dentro, uno di essi, c'era la motivazione della sua presenza in questo albergo: il foglio e il suo prezioso inchiostro.

Uscendo dalla doccia, vide una donna accovacciata mentre sfilava il pezzo di carta dal guanto.

"Che cosa fai? Posa quel foglio!" Urlò.

Un secondo dopo, un proiettile - esploso da una pistola con il silenziatore - le perforò la testa. I suoi due amanti occasionali avevano, precedentemente, subito la stessa sorte.

Un vero peccato. Alexia avrebbe tanto voluto ripetere il voluttuoso amplesso prima di andarsene.

La donna vestita con abiti da cameriera contemplò il lavoro svolto.

Una vera cameriera avrebbe faticato non poco, con gli igienizzanti o detergente, per spazzare via dalla moquette i resti di materia cerebrale.

Infilò il foglietto nel taschino della camicetta e uscì da quel locale saturo di sesso e sangue.

Ad attenderla, il direttore dell'albergo.

"Ben fatto!"