Ultima indagine - Racconti Erotici

Ultima indagine

... più.

Cambiò pene e cominciò a succhiare, massaggia tecnicamente le teste con la lingua e a succhiare i tronchi venosi come stesse suonando, contemporaneamente, due flauti.

Il divano era troppo piccolo per divertirsi, dunque spostarono Alexia sul letto.

Si sdraiò con la testa gettata all'indietro, e un membro di uno degli uomini le stava affondando delicatamente nella bocca. Così grande e delizioso. Fece scivolare volentieri la bocca e camminare, spedita, la lingua.

Dal canto loro, i signori spinsero da parte le sue mutandine pronti per leccarle la fica.

Il piacere era intenso e saliva fino alla vetta cerebrale del detective.

"Allarga le gambe!"

Facendo un respiro profondo, Alexia fece come le era stato ordinato, aprendo le gambe mentre si facevano strada lungo il suo corpo.

Poi si fermò bruscamente quando le labbra grasse della sua figa entrarono in contatto con il cazzo gonfio di sangue. Si bloccò quando scosse elettriche di piacere le attraversarono il corpo.

"Non posso farlo," ansimava a se stessa, "non posso farmi soggiogare da questo. Ho bisogno di fare qualcosa."

E lo fece, eccome. Con le gambe divaricate in modo scomodo, iniziò ad abbassarsi sul cazzo, deliziandosi mentre le sue labbra scivolavano sulla cappella gonfia. Dopodiché, sentì la carne che cercava di farsi spazio nel suo retto.

La sentì entrare con fermezza. Aprendo le pareti anali per la prima volta nella sua vita. L'improvviso stiramento la fece sussultare per il ...

... dolore.

"Spingi più forte, piccola stronza arrapata, posso sentire il tuo stomaco...solo un altro spintone."

"Ci avresti creduto se questa mattina, quando ti hanno incaricata di venire a togliere la polvere in questa camera, ti avessero detto che saresti stata scopata forte nel culo?" Disse, ridendo di gusto, il compare che si godeva la scena e intanto si masturbava.

Poi fece in modo che Alexia si mettesse a smorza candela e si tuffasse per tutta la lunghezza sul solido palo di carne. Lei gridò a lungo e forte mentre la sua verginità anale veniva strappata via e un lampo di agonia le riempì i lombi. In tutte le sue fantasie di prima scopata nel culo non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato così doloroso. Si sentiva imbottita. Un profondo dolore si irradiava dal suo buco abusato, passando lungo le gambe e la parte bassa della schiena. Respirò attraverso il dolore mentre, quello con il cazzo in mano, le sbranava le tette, tirandole verso le sue fauci. Poco dopo si sistemò sotto di essa e le entrò nella fica.

Alexia si permise di cadere in avanti facendo una smorfia, mentre il movimento trascinava parzialmente il cazzo fuori dalla sua vagina, prima di scivolare di nuovo dentro. Provò un brivido di piacere mentre l'uomo prendeva in bocca i capezzoli sensibili, tirandoli e cercando di riempirsi la bocca di tette pasciute.

Da dietro sentiva le spinte poderose nel culo. Non riusciva a muoversi. Il cazzo le veniva infilato nel culo a rapida accelerazione. Gemette di piacere ...