Ultima indagine - Racconti Erotici

Ultima indagine

... toccare?" Li prendeva in giro.

Portò le mani dietro la schiena per slacciarsi il reggiseno e permettere a quei seni pesanti di venire catturati dalla gravità.

Allungò il suo viso nello spazio tra di loro e iniziò a gemere mentre quattro mani si allungavano per toccare i suoi capezzoli che si indurivano rapidamente.

"Succhiateli...", sussurrò.

Quelli aprirono la bocca e la chiusero sul suo seno destro.

Succhiavano all'unisono e con le lingue strofinavano i capezzoli.

Era straordinariamente eccitante guardare e ascoltare i suoni che entrambi producevano.

Allargò ancora le gambe e si mise in ginocchio tra di loro. Si protese in avanti e cominciò a leccare e succhiare le quattro palle gonfie. Ora stava davvero gemendo e si sentiva molto bagnato. Alexia ansimava e borbottava. Indossava ancora i suoi slip e pensò che era ora che si spogliassero tutti e tre.

Sbottonando i pantaloni e contemporaneamente tirando giù entrambe le mutande, due potenti membri circoncisi le sfiorarono le mani e si fecero vedere. Alexia prese un respiro profondo e assaporò il momento in cui i membri torreggiavano di fronte a lei.

Sapeva che avrebbe lavorato di bocca con loro, non prima di averli massaggiati lentamente, guardando le emozioni di ciascuno di questi due uomini con un sorriso dipinto in faccia.

Durante questo processo, con la coda dell'occhio avvistò un foglietto sul tavolo con il segno dell'organizzazione a cui appartenevano. Potrebbe trattarsi di informazioni ...

... sul laboratorio desiderato.

Ma come ottenerlo? Non poteva semplicemente alzarsi e afferrarlo.

La decisione non tardò ad arrivare. Scivolò lentamente sul tappeto e si inginocchiò di fronte agli uomini seduti sul divano. Tirò i loro cazzi verso di lei obbligandoli a mettersi in piedi da entrambi i lati.

Alexia scuoteva i loro cazzi in modo molto giocoso tra le mani. Rilasciandoli, si mise a quattro zampe e i membri si fecero più vicini. Il detective decise di giocare con loro. Stuzzicava con le labbra, e poi con la punta della lingua, le cappelle.

Alzando lo sguardo, vide i volti di due uomini che bruciavano per la sovraeccitazione e il desiderio di raffreddare le loro membra. Era il momento perfetto per prendere rapidamente il biglietto, ma era alle loro spalle. Dolcemente, lambì le due aste, piantando le palle degli occhi - colorati di un intenso castano scuro - in quelli vitrei e febbrili dei due, non perdendo mai di vista il prezioso foglietto scarabocchiato.

Con una rapida mossa ingoiò fino alla base uno dei due cazzi. E per tenerlo in gola il più a lungo possibile, afferrò il culo di quest'uomo e lo costrinse a indietreggiare fino al tavolino.

A questo punto riusci ad afferrare il foglio con una mano. Un abile movimento del braccio destro e la nota finì nella tasca segreta del guanto. Era tutto quello che doveva avere.

Adesso, potrebbe provare pure a levare le tende da quella camera. Ma c'era la voglia di restare.

Ad Alexia piaceva e voleva di ...