1. Un cattivo compleanno (Completa)


    Data: 25/08/2021, Categorie: Masturbazione Prime Esperienze Tabù Autore: revius, Fonte: xHamster

    ... rammaricato, dicendomi: "Ma alla prossima festa vieni, eh? Ti divertirai!". Io nel mio intimo lo mandavo al diavolo assieme ai balordi della sua classe e a quelle troie che ne facevano parte, tutta una manica di schifosi. Ma la mia fortuna volgeva al termine e per il compleanno non avrei avuto scusanti: sarei dovuto andare a una festa organizzata in campagna e lì ci sarebbe stata tutta la banda lurida di classe sua. Al completo! Mi sarei sentito più tranquillo in una fossa di ghepardi affamati.
    
    Apro una piccola parentesi per ricollegarmi all'episodio della visita di leva. Mi raccontò infatti che in una delle giornate al mare con i suoi amici di classe, capitò che delle ragazze si fossero messe a fare le sceme con un loro compagno, uno dei più prestanti e bellocci; niente di chissà che cosa, soltanto gli tiravano le braccia per cercare di farlo cadere. Il tipo in questione, siccome erano tutti in costume da bagno, ebbe un'erezione di lusso e Marco mi fece intendere il fatto ripetendo lo stesso identico gesto che aveva fatto per la visita di leva: mano a paletta su mezzo avanbraccio, guardandomi con la faccia incredula. E' chiaro che provava sgomento per i cazzi grossi.
    
    Per il suo compleanno gli regalai, prima di recarci alla festa, una cintura per la sua chitarra elettrica. Un regalino da niente che però lui fece finta, credo, di apprezzare più del dovuto. La festa sarebbe poi iniziata verso le 20.30 e per andare mi avrebbe dato un passaggio lui stesso grazie al papà. ...
    ... Per il ritorno ci avrebbe riaccompagnati un amico, data l'ora tarda. Arrivati in campagna riconobbi già da lontano alcuni musi della sua sezione, quelli che detestavo di più. Il "bello" è che mi toccò pure di partecipare a una partitina di calcio improvvisata; io che odio il calcio più di qualsiasi altra cosa! Quella tortura durò per una buona mezz'ora, quando finalmente il padrone di casa che aveva messo a disposizione la villetta ci disse che potevamo accomodarci per iniziare la festa.
    
    Marco era il re della situazione. Sprizzava ipocrisia da tutti i pori, come se fino all'anno prima non fosse stato uno sprezzante critico del genere umano e di quel tipo di occasioni festaiole. Adesso era lì che interloquiva con tutti, fissandoli negli occhi, quasi come se capisse le anime del mondo. Io stavo in tavolata a spiluccare una pessima pizza e a bere quanta più birra potevo: unico rimedio per soffocare la mia timidezza. Per questo motivo il tempo cominciò a scorrere più veloce e decisi di mettermi in un divanetto quando tutti stavano a ballare o a discutere. Per estranearmi ancora di più, afferrai una chitarretta e, completamente fatto di alcol, cercavo di strimpellare qualche accordo che però le mani intorpidite e semi paralizzate si rifiutavano di eseguire. Lo stato di ebbrezza però non mi impediva di notare gli sguardi di disprezzo che mi lanciavano quelli di "Beverly Hills 90210". Quelle facce di merda era come se dicessero: "Guarda che ubriacone, se ne sta da solo a fare il ...
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