1. Il Regno Oscuro – Capitolo 2


    Data: 12/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... labbra all’inizio. Poi a labbra schiuse iniziò a baciare le labbra del sesso di lei. Un bacio lavorato di lingua e saliva. Sentì il piacere di lei sulla propria lingua. Iniziò a sentirla bagnarsi. Aveva un sapore strano, quasi dolce. Non aveva mai pensato potessero piacerle le donne, eppure quel sapore risvegliava in lei desideri nascosti, la intrigava. Quando pensò che era pronta infilò un primo dita nella sua vagina, concentrando il lavoro di lingua sul clitoride. Lo solleticava prima con la punta, per poi leccarlo per bene, con tutta la lingua. Dopo un po’ infilò un secondo dito, il medio che faceva ora compagnia all’indice. Il palmo di quella mano era rivolto verso l’alto e ogni volta che tirava indietro arricciava anche le dita, come a richiuderle, salvo poi riaprirle quando riaffondava dentro di lei. Con la mano libera salì sul ventre di Anya, fino ad uno dei suoi seni coperto dall’armatura. L’eletta lo liberò subito dai legacci che lo opprimevano, togliendo la piastra. Clotilde iniziò così a massaggiarle il seno, con particolare attenzione per il capezzolo. Lo prese tra indice e pollice, strizzandolo prima delicatamente, poi man mano più forte.Intanto l’altra mano aumentava il ritmo. All’indice e al medio si unì l’anulare che, senza nessuna difficoltà, si fece spazio nella vagina. Iniziò a dolerle la spalla tanto era la velocità e il ritmo con faceva entrare e uscire le dita. La lingua continuava poi quel lavoro intenso, di punta e di piatto, stuzzicando il clitoride ...
    ... sempre più velocemente. Ogni tanto si interrompeva, succhiandoglielo tra le labbra, facendolo strusciare contro i denti lievemente. I gemiti di Anya iniziarono a riempire il silenzio notturno. L’eletta portò la propria mano destra sulla nuca della stregona, afferrandola per i capelli, tenendola ben stretta tra le sue cosce, come per assicurarsi che lei non smettesse di leccargliela. Questo indicava che c’era quasi, era sull’orlo del piacere e dell’orgasmo. Clotilde allora accelerò ancora di più. La lingua senza tregua leccava il clitoride, accompagnando il movimento con la testa, per renderlo più ampio e profondo. Con le dita quasi usciva dalle grandi labbra per poi rifiondarsi al suo interno, rapida e lunga in ogni movimento. L’altra mano continuava a martoriarle il seno, stringendole il capezzolo, facendolo roteare tra indice e pollice.All’improvviso Anya trattenne il fiato e strinse con forza le cosce, l’una verso l’altra. Clotilde si sentì intrappolata, sentendo la calda pelle di lei stringerla da entrambe le direzioni, facendole quasi male in quella morsa di sottomissione. Tuttavia sapeva che quella era la fine. Non si fermò, anzi continuò con maggiore foga, riempendosi la lingua di sapori e umori, affondando così tanto la testa tra le sue cosce da inumidirsi tutto il volto.– Ahhhhhh!!! fu un urlo liberatorio quello di Anya che rilassò tutti muscoli. Clotilde lentamente lasciò il seno di lei ed estrasse le dita dalla sua figa, ma sapeva che non doveva smettere di leccarla ...
«12...456...9»