1. Il Regno Oscuro – Capitolo 2


    Data: 12/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... che usò per aprire la sua cella. Le tolse le catene dai polsi e gliele attaccò alle caviglie, come da prassi.– L’Imperatore ha una udienza molto importante schiava, vuole te per sollazzarlo– Chissà perché l’Imperatore vuole proprio lei! Sarà così brava? – domandò l’altra guardia – Dovremmo provare.Senza aggiungere altro la costrinse col ventre sul tavolo. Senza troppa grazia si sputò su di una mano e iniziò a massaggiarsi il membro durissimo. Insalivò la cappella gonfia e larga per alcuni momenti.– Che diamine vuoi fare? È la schiava dell’Imperatore.L’altra guardia non gli diede ascolto. Appoggiò la cappella all’ano della schiava e spinse con forza al suo interno. La schiava lo sentì farsi spazio tra le sue carni. Non oppose resistenza, ormai era abituata. Provò a seguire il consiglio poc’anzi ricevuto e accolse il pene della guardia dentro di sé, rilassandosi, senza fare resistenza. Non fu facile, non fu immediato. Chiuse gli occhi per cercare di rilassarsi ma aveva sempre la maledetta sensazione di non poter trovare piacevole quella possessione. La guardia le afferrò i fianchi, saldi e forti, per spingere ancora di più. Solo dopo diversi secondi riuscì a rilassarsi, iniziando a provare davvero e finalmente piacere da quella penetrazione. Lo sentiva dentro sé, veemente, scorrere in avanti e indietro. E le piaceva. Arcuò la schiena seguendo quel movimento, agitando il bacino seguendo quella sensazione che, via via, diventava sempre più bella, più appagante.– Basta così! ...
    ... tuonò l’altra guardia allontanando i due – Lei è riservata all’ImperatoreIl pene uscì di botto dall’ano di lei, senza lasciarle il tempo di godere. Senza altre parole la portarono fuori dalle prigioni.
    
    – Non ho bisogno di nessuno io – fiera e testarda, Anya non guardava nemmeno la sua interlocutrice mentre parlava. Procedeva a passo spedito sul sentiero tenendo le briglie del suo purosangue. Indossava due piastre d’armatura ad accogliere i seni prosperosi, tenuti su da una struttura di cuoio. Sulla spalla destra era legato uno spallaccio e la mano sinistra era accolta in un guanto d’arme. Un gonnellino di ferro era legato alla vita, pendendo fino a metà anca con losanghe di metallo disposte a coda d’aragosta. Sotto il gonnellino era completamente nuda, per comodità diceva, e questo lasciava poco spazio all’immaginazione rendendo il suo sedere sodo ben visibile appena si abbassava anche di poco. Ad avvolgere gli stinchi e i piedi vi erano due stivali di cuoio nero. Al fianco destro pendeva la sua inseparabile spada.– Ma tu non potresti individuare il capello di vergine senza la mia magia – si difese Clotilde, la stregona, che la seguiva a passo spedito – I ribelli mi hanno ordinato di aiutarti. Erano giorni che la seguiva, che continuava a sentirsi dire di essere inutile, che non era necessaria la sua presenza. All’inizio era intimidita da quella guerriera, ma poi era riuscita ad avere il coraggio di tenerle testa.– Io sono l’eletta – proseguì Anya con tono accigliato e fiero. ...
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