1. Il Regno Oscuro – Capitolo 2


    Data: 12/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... se non voleva farla arrabbiare. Dopo alcuni secondi, Anya sollevò un ginocchio e poggio il proprio piede nudo sul volto della stregona che ancora la leccava. Con forza e senza grazia al spinse via. Clotilde si ritrovò spinta al suolo, seduta a terra. Nuda e arrossata per via della tunica grezza. Col braccio che le doleva per l’intenso lavoro e il volto, coperto da quel sottile strato di lentigini, sporco degli umori di lei. Si leccò le labbra togliendone la maggior parte e osservò l’eletta che si voltò su un fianco e iniziò a dormire. Come un cane bastonato andò anch’ella verso il suo letto e cercò di addormentarsi.
    
    La sala del trono era piena di nobili quella sera. La schiava non aveva mai visto tutte quelle persone accalcate in quella sala, davanti all’Imperatore possente e con la sua solita armatura brunita. All’inizio era stato traumatico per lei mostrarsi quasi nuda, davanti a tanti estranei, e mettersi a succhiare il cazzo all’Imperatore. Poi si era abituata, ma non aveva mai avuto una platea così nutrita. Mentre la trascinavano verso il trono notò numerosi nobili tra le prime file dei convenuti, circondati dalle guardie del trono nelle loro armature grigie. Molti erano dei grassoni sudati e sporchi. Altri eleganti uomini in abiti raffinati. La sua attenzione fu attratta per un istante da una donna bellissima, alta e mora di pelle. Era la prima volta che vedeva qualcuno di quella carnagione. Tuttavia non le fu permesso indugiare troppo a guardare il pubblico. Fu ...
    ... subito costretta a dar loro le spalle, inginocchiarsi sul suo solito cuscino e chinarsi sul membro del suo padrone. Sapeva che probabilmente tutti ora stavano guardando il suo sesso e il suo sedere, ben esposti. Che presto tutti avrebbero indugiato a guardare gli umori che già scorrevano tra le sue cosce fino a macchiare il cuscino. Lo sapeva ma non le importava più nulla. Afferrò il turgido membro del suo Imperatore con entrambe le mani e iniziò a muoverle su e giù, ruotando i polsi in sensi opposti. Poi la sua lingua indugiò sulla gonfia cappella, leccandola e baciandola, prima di infilarsela tutta in bocca. Mentre la teneva tutta tra le labbra, la lingua iniziò a stuzzicare il buchino all’estremità del glande.– Lord Franz – la voce dell’Imperatore era dura e per nulla influenzata dal servizio di bocca che stava ricevendo – Fatti avanti.Il nobile grassoccio fece un paio di passi avanti e si inchinò davanti al trono. Era sudato, più del solito, e nervoso. Tanto nervoso che nemmeno indugiò sui primi umori che iniziavano a scorrere nell’internocoscia destro della schiava.– Ditemi mio Imperatore – rispose con la voce tremante il Lord.– Trenta dei tuoi uomini sono stati scoperti lasciare la Capitale poche ore fa. Sai dirmi perché?Lord Franz sbiancò di colpo. Si guardò intorno sudando. Avrebbe dovuto inventarsi una menzogna, una storia credibile. Ma non riuscì a dire nulla. Rimase in silenzio a bocca spalancata, farfugliando sillabe prive di senso.Il Barone Lorenzo, alle sue spalle, ...
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