1. Gruppo di studio


    Data: 12/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Autore: PrecumKing, Fonte: RaccontiMilu

    ... «se vi trovate qui è perché noi in primo luogo abbiamo espresso un desiderio. Questo desiderio è partito da noi e morirà con noi. Voi avete avuto semplicemente la fortuna di trovare l’annuncio, o di essere stati invitati da qualcuno che l’ha trovato. Stop. Il vostro solo e unico compito è quello di sottostare alle nostre regole: se lo farete, ci divertiremo tutti. Altrimenti, avete già visto la piega che prenderanno gli eventi.» «Adesso proporrei di prenderci cinque minuti,» interloquì Alba, «per ritrovare l’umore giusto e ricreare l’atmosfera. Se volete,» indicò con un braccio ben tornito un tavolo situato dietro il ring, «c’è da bere.» Mi mossi nella direzione indicata, insieme ad alcuni altri ragazzi, mentre la maggior parte restò a gravitare sul tatami. L’episodio appena avvenuto aveva frenato un po’ il mio entusiasmo, e nella mia testa cominciavano a prendere forma diversi dubbi e perplessità riguardo alla situazione in cui mi ero andato a ficcare: non era la prima volta che i miei appetiti e la mia ingenuità mi facevano collezionare solo fallimenti, più o meno totali. Mentre mi avvicinavo al tavolo – ben fornito quasi esclusivamente di alcolici – notai che c’era già qualcuno a servirsi, che quel qualcuno era una ragazza, e che quella ragazza la conoscevo: «Veronica!» Sussultò lievemente. «Tra tutte le persone che avrei potuto incontrare…» «Carlo, ciao! E tu che ci fai qui?» «Ho trovato l’annuncio su una bacheca, in facoltà. Potrei farti la stessa domanda, comunque.» ...
    ... Arrossì, poi un lampo di alterigia le attraversò lo sguardo: «Questi non sono fatti tuoi, direi.» «È bello vedere che alcune cose non cambiano. Grazie di avermi ricordato perché la nostra storia non è andata avanti.» «A giudicare dalla tua presenza qui, nessun’altra storia è andata avanti per te.» Un sorriso acido si coagulò sulle sue labbra. «Questi non sono fatti tuoi, no?» Accennai un inchino ironico. «Touché.» Riempì nuovamente il suo bicchiere di prosecco, poi ne riempì un altro e me lo porse. «Che ne diresti se seppellissimo l’ascia di guerra, anche solo per qualche minuto?» «D’accordo, non chiedo di meglio.» Veronica inclinò il bicchiere verso le labbra e bevve un sorso: «Certo che voi maschi quando vedete un po’ di carne nuda non capite più un cazzo. Hai visto che razza di situazione?» «Già, in effetti speravo in qualcosa di meno movimentato. O, perlomeno, movimentato in un altro senso.» «Ma davvero hai intenzione di scoparti quelle due insieme a decine di altri maschi?» Mi strinsi nelle spalle e bevvi, cercando di annegare quella parte di me che non si sentiva perfettamente sicura di voler finire nel bel mezzo di un’orgia; «E tu, hai intenzione di partecipare?» «Macché! Io sono venuta qua esclusivamente per vedere se ci avrei trovato il mio ragazzo: ho trovato il talloncino col numero di telefono nella tasca dei suoi jeans, mi sono insospettita, l’ho copiato e ho chiamato.» «E lui… ehm, c’è?» «Figurati, deve essersi accorto che ho trovato il numero, quel furbone.» Dopo ...
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