1. Gruppo di studio


    Data: 12/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti Erotici, Autore: PrecumKing, Fonte: RaccontiMilu

    ... i tacchi a spillo e aperti in punta, dello stesso colore della biancheria. Erano uno schianto, e non riuscivo a togliere loro gli occhi di dosso. «Ma che c’è da capire? Spogliati e ti faccio vedere io come intendo procedere!» A parlare era stato un ragazzo dal fisico imponente poco lontano da me, che dopo avere fatto quella battuta si guardò attorno in cerca di consenso; qualcuno ridacchiò. Alba e Luna si voltarono all’unisono, fissando il tipo che aveva parlato, impassibili come due sfingi. «Tony!» Al richiamo di Alba, l’uomo che mi aveva accolto alla reception si materializzò come dal nulla. «C’è qualche problema?» «Accompagna il signore all’uscita, per favore.» Tutti fecero ala attorno al tizio con troppo senso dell’umorismo, e Tony si mosse verso di lui: «Andiamo, forza.» «Hey, dico! Ho fatto solo una battuta, che razza di modi sono?!» Nessuno replicò. Vidi i muscoli della mascella di Tony contrarsi: «Andiamo, adesso. Non te lo chiederò di nuovo.» Il viso del ragazzo divenne paonazzo: «Ma io non ho nessuna intenzione di andarmene! Voglio proprio vedere se riuscirai a farmi sloggiare.» Gonfiò i muscoli del petto e si piazzò meglio sul posto, divaricando le gambe. Tony fece un passo in avanti, allungò la mano e afferrò il polso del ragazzo. Vidi i muscoli del suo avambraccio guizzare mentre stringeva la presa. Il viso del ragazzo sbiancò per il dolore. «Andiamo, altrimenti te lo spezzo.» Tony sembrava masticare le parole. In quel preciso istante, le porte a vetri ...
    ... all’ingresso della sala si aprirono: «S-scusate, è qui che…» Un ragazzo allampanato, con gli occhiali spessi, i capelli pettinati con la riga in mezzo e vestito di tutto punto aveva fatto un passo verso l’interno, ma si interruppe nel vedere la scena che stava avendo luogo, e senza nemmeno finire la frase richiuse la porta e si dileguò. Tony ne approfittò per apostrofare nuovamente il ragazzo: «Hai visto, l’amico ha capito subito che non è aria e si è tolto dai piedi. Ti suggerisco di fare altrettanto.» Passarono alcuni secondi di assoluto silenzio in cui potei sentire il respiro irregolare del ragazzo. Poi quest’ultimo smise di opporre resistenza, si divincolò con uno strattone dalla presa di Tony e si allontanò, rigido e impettito, senza aggiungere una parola. Tony si allontanò poco dopo, tornando alla reception. «Avevamo sperato che non si verificassero situazioni di questo tipo,» esordì Alba, «ma purtroppo c’era da aspettarselo: quando voi maschietti cominciate a ragionare con l’uccello diventate ingestibili.» Riprese a passeggiare in tondo sul tatami, calamitando nuovamente l’attenzione di tutti; mi presi un secondo per chiedermi quali favori avesse ricevuto Tony dalle ragazze per lasciarle libere di camminare con i tacchi su quel tatami, come stavano facendo. «Voglio che sia chiara una cosa,» stavolta fu Luna a parlare: la sua voce era roca ma musicale, con un leggerissimo accento straniero, appena percettibile, che mi mandò un brivido per tutta la spina dorsale, fino alla nuca, ...
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