1. Sfogo di una donna per bene


    Data: 24/05/2018, Categorie: Comici Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    ... tanto un piccolo crampo. Ma passerà, passerà”
    
    “Se lo dite voi che siete omu ri medicina..” disse lei sollevando le sopracciglia e abbassando i lati della bocca in una smorfia di dubbio
    
    “Continuate vi prego”
    
    “Dicevo…che dicevo? Ah si. Allora, questa ragazza, questa..”
    
    “Angela”
    
    “Angela, si. Siete stato attento dottore. Comunque, Angela appunto, dicevo, mai ha dato pinseri al suo povero padre. Rispettosa, ubbidiente, devota”
    
    Devota certo, devotissima, pensò il dottore. Più devota di così non si può.
    
    “Però, da qualche giorno…” Donna Lucia si interruppe, torcendosi le mani, evidentemente alterata e a disagio, guardandosi darrè quasi temesse d’essere ascoltata da orecchie indiscrete.
    
    “Da qualche giorno ha iniziato una relazione con un uomo. Con un uomo, capite!?”
    
    Capiva lo Spataro, capiva.
    
    “Signora, scusate” si azzardò “Ma quand’anche fosse, che male ci sarebbe?”
    
    “Che male ci sarebbe? Che male ci sarebbe dottore?” gridò la donna quasi cadendo dalla seggiola
    
    “Ci sarebbe che bottana diventò! Sissignore, bottana! La mia povera cognata..” nuovamente si segnò tre volte “ tanto si raccomandò che giungesse illibata all’altare, e lei…lei…” si interruppe senza sciato.
    
    A quelle parole il viso del dottore si accese di un rosso diffuso
    
    “Miii che parole grosse signora mia! Bottana. E per cosa poi? Per una relazione? Manco l’omo fosse maritato!”
    
    “Picchi, lo conoscete?”
    
    “Chi?”
    
    “Come chi? L’omo”
    
    “No, nun sacciu nenti”
    
    “Dottore scusate ma, ...
    ... se davvero nun sapiti nenti, come fate a sapere che unn’è maritato?”
    
    “Ma dicevo così per dire. Se la ragazza è così devota come dite voi, mai e poi mai si intratterrebbe con un uomo sposato. Mi sono sbagliato?”
    
    “Nonsi dottore, ci insirtò. Almeno a quanto ne sappiamo io e il povero marito mio. Da quando abbiamo saputo la storia, non ci dormiamo la notte, u civeddru sempre la sta!”
    
    “Scusate ma voi..come lo avete saputo?”
    
    “Nel luogo deputato ad ogni pettegolezzo e da chi del farsi i cazzi altrui… domando perdonanza dottore, mi scappò…fa scienza e religione. Nel negozio della signora Pina, a pilucchera”
    
    Ti pareva. Quella raccoglieva le notizie, o meglio i pettegolezzi, le mescolava come un cuoco fa con gli ingredienti di una ricetta, e poi le serviva calde calde per la fame di novità delle comari del paese. Che poi tali novità fossero per la maggior parte frutto dell’estro della narratrice e, solo in minima parte, aderenti alla realtà era cosa che ne a lei ne alle sue rapite ascoltatrici interessava granché.
    
    Lo Spataro ebbe un piccolo sussulto. Cercò di concentrarsi e tornare alla signora.
    
    “Ma voi avete idea di chi sia, quest’uomo?”
    
    “Io? Macchè dottori! Se lo sapissi gli romperei a faccia! Il marito mio poi, miiii, dottori, meglio che nun sapi nenti che sennò a schifio finisce!! Svergonata, che figura ci fici fare con il paese. Che vergogna, che vergogna!”
    
    Per qualche secondo la donna si zittì. Persa nei suoi pensieri non faceva più caso al dottore, ...