1. Un nome nuovo. il mio.


    Data: 23/05/2018, Categorie: Trans Autore: SabrinaCroxxx, Fonte: Annunci69

    ... abbassarmi.
    
    Lo assecondai, non so ne come, ne perché e mi ritrovai con la testa su i suoi jeans, lo prese e me lo mise in bocca. Non feci resistenza e mi abbandonai come in trance.
    
    Non ragionavo più. L'odore del suo sesso mi aveva ipnotizzato, lo presi tra le labbra e aprii la bocca, per sentirlo tutto, lui fece un gemito di soddisfazione e mi tenne una mano sulla testa,appena appoggiata, senza spingere,solo per farmi sentire che stava guidando lui il gioco. Finalmente “lei” era tra le sue gambe.
    
    Lui accennò due colpi di ventre, mentre lo sentivo pulsare, nella mia mano, sentivo che gli piaceva, gli piaceva anche troppo.Feci per risalire ma lui mi trattenne.
    
    “Ancora un po'...prendilo ancora un po'.... senti che buono....”
    
    Dalla punta cominciava a uscire il suo umore, lo sentivo sulla lingua,sapido.
    
    Continuai a segarlo lentamente, mentre me lo teneva in bocca.
    
    La sua mano mi lasciò la testa e scivolò sulla mia schiena fino ai pantaloni, li fece scendere poco a poco e cominciò ad accarezzarmi il culo.Una vampata mi scosse e nel ventre sentii una esplosione. Mi accarezzava come avrebbe fatto con una donna, sentendo la
    
    mia pelle liscia e la consistenza della mia carne.Scese lungo la riga e cominciò a cercare, finché io ebbi un sussulto. Il dito si fermò e rimase lì nel punto più caldo, mentre io continuai a tenerglielo in bocca e a stringerlo nel pugno.Non guardavo più il film, avevo gli occhi chiusi e non avevo più il dominio di me stesso, ero in ...
    ... preda alle sue voglie, a questo punto, poteva fare di me quello che voleva. Ma non questa volta.
    
    Lasciandomi il culo scoperto, mi riprese la testa e mi spinse a scendere più in basso, me lo sfilò di bocca e mi fece scendere sulle palle, prima col naso per sentire il suo odore e poi con la bocca. Non sapevo che fare, se non lasciare che mi guidasse lui,lasciare che mi usasse ,come più gli piaceva.
    
    “Braaava... ” mi disse con gusto e io arrossii di paura, quel cambiamento di genere, quel brava al femminile, poteva voler dire solo una cosa, che lui aveva capito. Era riuscito a tirar fuori,dalla mia timidezza,quel lato segreto e inconfessabile. La mia vera natura.
    
    Aveva capito ,che nascosto sotto il suo collega di lavoro, c'era una docile creatura, sottomessa ai desideri di chi la sapeva evocare.Lo ripresi in bocca, stavolta il sapore della birra si confondeva con il sapore di un uomo, che stava godendo il suo momento.
    
    Lo sentivo gemere, quasi sotto voce e ogni tanto, mi dava un colpo di reni, ma lieve, solo una spinta, un riflesso. So benissimo che avrebbe voluto infilarmelo fino in gola e godere della mia bocca senza ritegno, ma nel suo modo di fare, c'era la sapienza di chi sta addomesticando, un piccolo animale selvatico, nel suo tenermi la testa dolcemente, c'era la maturità di chi guida gli inesperti. Cominciava a piacermi e un'altra esplosione mi devastò il ventre. Me lo prese in mano e cominciò a toccarmi intensamente, voleva farmi godere.
    
    Intanto cominciai a ...