La saga di giuliana - in ungheria (parte seconda)
Data: 04/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Antolaro, Fonte: Annunci69
... Resto sorpresa, mi sbilancio, provo ad appoggiarmi al bordo della piscina con l’acqua che mi ostacola i movimenti, ma non i suoi che incurante dell’acqua inizia a spingere dentro di me.
E’ come una furia, ha una forza animalesca che mi spaventa anche un po’.
Cerco sempre di appoggiarmi per non cadere sotto la spinta dei suoi colpi.
Sento l’acqua entrare nella mia vagina spinta dal movimento del suo membro ed è una sensazione strana ma assai eccitante.
Poi dopo un po’ lancia un piccolo urlo e sento che libera il suo sperma dentro di me.
Continua per qualche istante a spingere, poi dirada i colpi, infine si ferma.
Adesso mi gira, mi fa inginocchiare e mi piazza il suo uccello tutto sporco davanti alla bocca.
Vuole che glielo pulisca in quel modo.
Rassegnata lo faccio aiutandomi anche con l’acqua, ma sotto l’effetto della lingua, il suo uccello, anche se è appena venuto, subito si rianima e dopo pochi secondi è di nuovo in tiro, bello, grosso più che mai.
E’ incredibile, non avevo mai visto un uomo con una capacità di ripresa così immediata.
Le sue mani sulla mia testa, mi spingono verso un pompino che, a questo punto, giudico più che meritato vista la sua reazione, per cui raddoppio l’impegno.
Poi mi fa alzare, mi prende in braccio, mi porta fuori della piscina, mi adagia su dei cuscini e bagnati come siamo, mi infila la sua testa fra le gambe.
Ci sa fare anche con la lingua, riesce a farmi venire dei brividi profondi, sento che le labbra del ...
... mio sesso si ingrossano, lui continua assaporando i miei umori, poi mi solleva le gambe fin quasi sopra lesta, punta il suo grosso uccello sul buchetto e prova a spingere dentro.
Anche lui, oh no!
Mi fa male, lui se ne accorge e smette, mi mette in una posizione migliore e ci riprova.
Visto che mi tocca, provo ad alzarmi sulla schiena per favorire la penetrazione e, questa volta, il suo uccello facilmente entra nel mio povero culo.
Poi si ferma, come per raccogliere le forze, quindi sempre con estrema delicatezza, riprende a spingere, fino ad infilarlo tutto completamente dentro.
E’ grosso, lo sento dentro e mi fa anche un po’ male, però devo confessare che mi piace la delicatezza usata, soprattutto se confrontata con la brutalità del maiale che prima ha abusato del mio culo.
Questa volta i colpi sono più lenti, prolungati poi lui mi chiede di toccarmi.
Resto senza parole: che c’entra questo, adesso; poi mi ricordo che sto facendo la schiava e che devo solo ubbidire, così allungo una mano e inizio a toccarmi.
L’ho già fatto così, ma solo davanti a Gabriele e mai con estremo piacere (in fondo è una cosa così intima che è bella farla quando sono sola con me stessa).
Questa volta però, superato l’imbarazzo iniziale, mi piace e inizio a farlo con sempre più convinzione.
Adesso lui ritma di più i colpi ed anche io accelero alla ricerca di un piacere che so come trovare, fino a quando non riuscendo a trattenere un grido, vengo senza ritegno, con tutta ...