Giochi pericolosi
Data: 22/05/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Cignonero_, Fonte: RaccontiMilu
... piace l’idea’ Restai in silenzio, fissavo il vuoto interdetta, intanto Marcello mi sfiorava la mano che avevo rilassato ‘Sarebbe solo per una notte’ sorrise cercando di rassicurarmi ‘E la privazione dei sensi dove sta in tutto questo?’ Domandai con una leggera flessione piccata ‘Guarderò, non potrò partecipare in nessun altro modo a meno che tu non voglia…’ Cominciava a stuzzicarmi quell’idea ‘Va bene, quindi… potrai guardare senza toccare, annusare, gustare ed ascoltare?’ ‘Certo, in quel momento, tutto sarà nelle tue mani…’ ‘Come potrebbe avvenire tutto questo? Mi sembra difficile’ ‘Se ci pensi bene non lo è…non preoccuparti dei particolari, me ne occuperò io’
Marcello, così simile a me, sapeva come rassicurarmi, ed il fatto che volesse vedermi a letto con un altro uomo mi eccitava da matti.
Passammo il resto del tempo a nostra disposizione insieme, come una di quelle coppie innamorate che si baciano ogni volta che possono, e nella maggior parte dei casi il tutto sfociava in amplessi animaleschi ed incontrollabili, insieme ci sentivamo forti ed invincibili, indissolubili.
Prima del mio rientro in città, Marcello mi conged’ con questa frase ‘Ti darò varie istruzioni in questi giorni e dovrai eseguirli ciecamente, non farai domande al riguardo. Chiaro?’ L’aria autoritaria con cui pronunciò quelle parole, fece svanire in un attimo quell’arua dolce e premurosa che gli avevo cucito addosso in questi ultimi due giorni. ‘Chiaro’ Mi fidavo di lui ero pienamente consapevole ...
... che in ogni momento, se non me la fossi sentita, avrei potuto interrompere quel gioco perverso.
Nel momento in cui infilai la chiave nella serratura il mio cellulare trillò, entrai nel mio piccolo appartamento, chiusi la porta dietro di me col tallone, e mi lasciai cadere sul divano esausta, lessi il suo messaggio ‘Troverai le manette nella tua borsa, mettile in posto sicuro, buonanotte’ Le uniche risposte che dovevo inviargli erano le foto dell’avvenuta esecuzione dei suoi ordini. Presi la borsa, soppesandola, avvertii di essere stata poco attenta per non aver avvertito quel cambiamento, anche se labile, il loro peso si faceva sentire. Le afferrai, mi fermai ad osservale per qualche istante, poi frugai nervosamente alla ricerca delle chiavi, che non trovai; mi sarebbe piaciuto indossarle e rievocare quelle sensazioni che mi avevano regalato insieme a Marcello. Con la mente cercai un posto dove poterle riporre, custodirle mi elettrizzava, era una prova di grande fiducia nei miei riguardi. Il tavolino con carillon era perfetto, ogni volta che veniva aperto una melodia risuonava nell’aria se precedentemente caricata la molla sul fondo. Scattai una foto, la inviai a Marcello e lo chiusi a chiave. ‘Bene, buonanotte’ Mi accasciai sul divano, assopendomi col ronzio di un programma televisivo in sottofondo, quando rinvenni erano ormai le cinque, avevo la schiena a pezzi, e la TV continuava a mormorare ed a sprazzi colorare la stanza; mi stiracchiai cercando di scrollarmi di dosso ...