Giochi pericolosi
Data: 22/05/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Cignonero_, Fonte: RaccontiMilu
... limitato di tempo, degli altri quattro?’ ‘Marcello, non capisco…’ affermai titubante Chiuse il giornale e lo adagiò sul tavolo, poi rivolse il suo sguardo nel mio ‘Siamo abituati a dare le cose per scontato mia cara, ma immagina se in una nostra sessione, uno dei due venisse privato di tutti i sensi meno uno. Tu hai detto che non rinunceresti alla vista…. potrebbe piacerti Dafne?’ ‘E come?’ I miei occhi cercavano nei suoi una spiegazione ‘Hai presente ieri sera? Potevi fare tutto tranne toccarmi…’ ‘Continuo a non capire Marcello’ Poggiò i gomiti sul tavolo e portò le spalle in avanti, e assunse un’aria quasi confidenziale ‘Sai che ho un sacco di perversioni mia cara, e mi piacerebbe poter provare con te qualcosa di più audace, ma solo se anche a te solletica l’idea…’ Ripensai a tutte le nostre discussioni e cominciai ad intuire qualcosa. I miei pensieri si dissolsero quando Marcello pronunciò queste parole ‘Il tuo capo Dafne’
Cercai di restare impassibile, portai lo sguardo alle piante oltre la sua spalla, come se potessi trovare lì, la risposta giusta ‘Ti ascolto’ affermai senza saper dire altro ‘Ha sempre avuto una specie di interesse nei tuoi riguardi o sbaglio?’ Soghignò ‘Velatamente, non è mai stato palese’ replicai, cercando ancora di evitare i suoi occhi ‘Per quale motivo?’ M’interrogò sfiorandosi il mento ‘Credo, sia sposato, anche se in giro ci sono voci che lo definiscono una specie di predatore sessuale’ stavo cominciando ad avvertire quella situazione ...
... abbastanza scomoda. ‘Con te ci ha provato?’ Insistette, poggiando la schiena alla sedia e portando la caviglia sul ginocchio ‘Te l’ho detto, in maniera molto blanda… perché, ora, stiamo parlando di lui?’ Mi irrigidii ormai spazientita ‘Voglio che ci provi con lui’ esordì secco, senza scomporsi e continuando a fissarmi, con quello sguardo duro e provocatorio Per un istante rimasi basita, ma il desiderio di capire quale gioco perverso volesse fare Marcello, era forte. ‘Perché?’ Domandai Ghignò compiaciuto ‘Il perché è semplice mia cara e selvaggia Dafne, l’interesse del tuo capo nei tuoi confronti non è a senso unico, so, abbastanza per certo, che in qualche modo la tua fantasia è stata stuzzicata da pensieri poco casti che lo comprendono’ Ero allibita e sentii la rabbia e la vergogna bruciarmi in volto ‘Come ti vengono in mente certe cose?’ Balbettai, guardando nervosamente il piattino da caffè Marcello, assunse una posizione composta e posò la mano sul mio pugno serrato ‘Quando ho nominato il tuo capo, hai cercato di rimanere naturale ed indifferente, questo, con le parole, ma i tuoi gesti ti hanno tradita; ti sei avvicinata a me in maniera quasi impercettibile, hai cominciato a sbattere le ciglia, poi all’incalzare delle mie domande ti sei irrigidita, ed ora sei livida di rabbia e vergogna, perché, ti ho smascherata mia cara, ma non devi preoccupartene, sai bene come la penso, quindi la faccio breve: voglio che scopiate, voglio essere presente e gustarmi la scena… solo se anche a te ...