1. Giochi pericolosi


    Data: 22/05/2018, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: Cignonero_, Fonte: RaccontiMilu

    “I graffi sulla schiena bruciano ancora.’
    
    Fissando lo schermo del cellulare nascosto sotto il tavolo avvertii un’onda di calore percorrere tutto il corpo, mi sfuggì un ghigno, era troppo; lasciai scivolare il telefono nella borsa ai miei piedi e sprofondai nella poltrona della sala riunioni; i gomiti poggiati sui braccioli, le mani intrecciate, gli indici davanti alla bocca e la mandibola gravava con forza sui pollici; così, m’imposi di seguire con attenzione la discussione dei colleghi sui i risultati economici dell’azienda; purtroppo, la mente vagava e puntuale tornava a lui, ai suoi messaggi piccanti e provocatori che mi aveva inviato nell’arco della giornata, creando, una sorta di piacevole disagio; ormai, avevo un unico desiderio: raggiungerlo.
    
    Il collega di marketing stava ancora parlando, entusiasta ed inesauribile. Non riuscivo a sentire altro che un mormorio di parole, quando avvertii i suoi passi avvicinarsi, istintivamente strinsi le cosce, cercai di tornare in me; guardai attraverso la grande vetrata le nuvole grigie mescolarsi all’arancio pallido di un triste tramonto autunnale, quei colori così contrastanti erano diventati magnetici. Quando la riunione volse al termine, si prese a discutere su dove poter andare a prendere qualcosa, era il rito del venerdì; ripresi il telefono attirata da una sottile vibrazione “Ho diverse sorprese. Non tardare. Avremo bisogno di molto, molto tempo. ” “Dannato bastardo!” Pensai, ormai, in preda alla frenesia. Erano ...
    ... tutti presi dalla scelta del locale, io potevo solo osservare il cartello dell’uscita d’emergenza sulla parete del corridoio oltre la porta trasparente e mi immaginavo già fra le braccia di Marcello.
    
    Mi sentii sfiorare delicatamente il braccio, rinvenni, era il capo. “Non fuggire questa volta, Dafne. Vieni con noi a bere.’ Il suo sorriso rese chiaro l’interesse alla mia compagnia, ma, avevo altri piani per la serata.
    
    “Mi dispiace tanto! Ho un impegno inderogabile, ma la prossima volta prometto di accompagnarti.’ “Accompagnare”. Chiarii immediatamente. Sorrisi e sembrava placarlo, un’impressione che svanì immediatamente ‘Inderogabile? Cosa, o Chi, ha meritato così tanta attenzione da parte tua?’ Il suo ghigno impudente mi provoc’ una leggera irritazione, come risposta ottenne uno sguardo poco pacifico. ‘Sono stato inaproppriato… perdona la mia insolenza, anche se tutto questo mistero, ci lascia tutti leggermente perplessi… non voglio trattenerti oltre Dafne, magari ne riparleremo lunedì’ Era vero, ero stata sempre di buona compagnia, non perdevo mai le uscite con i colleghi, qualche ora di svago e leggerezza per chiudere la settimana, mi faceva piacere, ma, la mia recente ‘latitanza’, la mia distrazione al lavoro… le probabilità per una bella ramanzina al rientro, lunedì, erano alte, molto alte. Decisi di non pensarci, non volevo rovinarmi il weekend. Imperterrita, stavo già escogitando a che tipo di scusa inventarmi la prossima volta.
    
    In auto, la musica aumentò la mia ...
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