Tre per una 3
Data: 22/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... Santa Trinità, imboccarono via Tornabuoni, fermandosi spesso alle vetrine di antiquariato; giunsero a palazzo Strozzi e lo visitarono rapidamente; all’uscita, fecero una puntata a piazza della Repubblica, quindi procedettero per Santa Maria Novella, dove lei si perse nella piazza e nell’ammirazione della chiesa che lui le illustrava nelle peculiarità stilistiche; nell’andar via, lui le chiese se gradiva un’apericena, tanto di moda, accettò volentieri.
Lui la guidò alla cantinetta Antinori, dove lei si perse a scoprire la storia della famiglia nobiliare da cui prendeva nome; si perse letteralmente nella suggestione del posto, nell’eleganza, nella raffinatezza; temette che il suo abbigliamento fosse inadeguato al posto; lui la rassicurò, ma più ancora la convinsero gli sguardi ammirati di personaggi che si movevano con la classe innata e sicura dei ricchi potenti; capì di non essere fuori posto e caricò gli atteggiamenti da star che spesso amava esibire.
Sorseggiarono vini straordinari, perché Marcello era un vero buongustaio; e li sostennero con stuzzichini mai provati e spesso impensati; lui le consigliò di non esagerare per non sciupare la cena; la accarezzò per tutto il tempo, forse anche per ribadire che, in quel momento e in quel posto, lui era con la donna amata; Lucia si sentì davvero amata e ne fu felice; decisero di tornare per la cena in Hotel, in vista della ‘notte brava’ che ambedue aspettavano.
Su suggerimento del maitre, ordinarono un fritto misto ...
... alla Toscana; lo stesso indicò lo zuccotto come dolce; Lucia poteva solo incantarsi di fronte alla sapienza di Marcello ed alla delicatezza delle pietanze, il vino fu un Antinori vecchio già assaggiato prima e, a chiudere, il classico vin santo in edizione preziosa; si alzarono da tavola con sul volto la felicità e l’attesa.
Ma quest’ultima durò solo fino a che lui aprì la porta della camera; appena fu chiusa, erano l’uno nelle braccia dell’altra con una voglia incontenibile di prendersi, di fondersi; ormai lei si sentiva coinvolta con tutto il suo essere e non tentava nemmeno di frenare gli impeti amorosi che le nascevano da dentro quando stava con Marcello; l’dea stesa di fare l’amore, in quella notte magica, in una città da sogno, era l’apice di qualunque desiderio.
Lo abbracciò con tutte le forze, per comunicargli amore e desiderio; lui ricambiò la stretta e prese tra le mani le natiche perfette di lei che sentì palpitare sotto le dita; quando allentarono la presa, le spostò sui seni maturi che già lo affascinavano; le sfilò la bella giacca e la preziosa maglietta, sganciò il reggiseno e, ancora in piedi, si abbassò quel tanto che bastava per prendere in bocca i capezzoli, alternativamente, e succhiarli come per poppare; la sentì fremere e godere.
Lucia lo spostò, si tolse il jeans e lo slip, lanciò via le scarpe e si sdraiò sul letto, con le gambe leggermente divaricate; Marcello intuì l’invito e si abbassò fino ad inginocchiarsi; con le mani le aprì la vulva, ...