Tre per una 3
Data: 22/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... un pubblico quasi plaudente, ad un tavolo di legno con tovaglie di carta.
Terminato il pranzo, ben innaffiato dal Chianti, si mossero allegramente verso l’albergo, per un riposino; sapevano perfettamente che l’obiettivo era fare l’amore e lei si spogliò mimando quasi un burlesque e imponendogli di stare a guardarla e di eccitarsi ma di non fare un gesto; quando lanciò via lo slip, si fiondò su di lui seduto in poltrona, gli aprì la patta e si impossessò del sesso che ormai soffriva nel boxer.
Se lo godette a lungo, minacciando persino di soffocarsi; c’era, nella situazione, un entusiasmo misto di amore, di bellezza, di novità, di esaltazione per tutto quello che avevano vissuto in poche ore; Lucia sentiva di riempirsi la bocca non solo della carne vitale di lui, ma di tutte quelle emozioni che le aveva saputo trasmettere raccontando dei Medici e del Vasari, dei mercanti fiorentini e del Brunelleschi; sentì che la compenetrazione era totale; e succhiò tutto dal fallo che teneva in bocca.
Sapeva, quasi, che lui le avrebbe ricambiato quell’amore; quando la fece staccare da sé, per spogliarsi, e la spinse poi sul letto, sdraiata sul bordo, sapeva quel che voleva fare, allargò sconciamente le gambe e offrì a lui la vulva da succhiare fino a farla urlare più volte di piacere; montò meglio sul letto e si dispose prona sul bordo, spinse indietro il sedere e gli sussurrò di prenderla analmente; voleva concedergli un momento nuovo, importante.
Marcello esitava, perché non ...
... aveva lubrificante; lei quasi gli urlò che voleva sentire anche male, perché avesse coscienza di quello che faceva, voleva essere di nuovo vergine, per lui, per quel momento, per l’intensità dell’emozione; allora lui la obbligò a stendersi supina, sul bordo estremo del mobile, con le gambe sollevate in alto fino alla sua testa; la penetrò così, vis a vis, decisamente ma anche delicatamente; lei sentì l’asta che penetrava dolorosamente e l’accolse con gioia nel retto.
Lo guardava nel viso, negli occhi azzurri, mentre la possedeva con calma; gli chiese di godere, di farle sentire nel ventre la sua mascolinità, di versare tutto l’amore che poteva, prima di riprendere il giro che tanto l’aveva eccitata; voleva avere tutto da lui, sesso, amore, cultura, entusiasmo, gioia di vita; Lucia non riusciva sempre a godere, dall’ano; ma stavolta si sentì persino sciogliere, quando Marcello le esplose nel retto un orgasmo infinito; il suo non fu da meno.
Riuscirono a trovare anche il modo di riposare almeno per un’oretta, prima di uscire di nuovo a ‘scoprire’ la città; lui le suggerì di vestirsi agile per camminare a lungo; indossò i jeans, elegantissimi e sensualmente fascianti, con sopra una maglietta di seta che lasciava intravedere il seno ricco e prepotente; indossò la giacchettina rosa cipria con la collana che lui le aveva scelto, calzò scarpe leggere senza tacco; ma il suo sedere giunonico non perse niente in bellezza.
Svoltarono sui Lungarni ma in direzione del Ponte di ...