1. Tre per una 3


    Data: 22/07/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Meditò a lungo sull’ipotesi di ripetere con Alfredo l’esperienza del fine settimana al mare, ma la delusione precedente la frenava; andò comunque a trovarlo nel suo ufficio e lo trovò a colloquio con Marcello, l’architetto di riferimento dell’impresa, col quale stava discutendo di un superattico realizzato in uno dei quartieri residenziali di recente costruzione, che valutavano come minimo mezzo milione di euro; lei rimase affascinata dalla descrizione che faceva dell’appartamento e dell’arredamento.
    
    L’intenzione di proporre ad Alfredo un altro week end di sesso evaporò immediatamente; chiese se fosse possibile vedere quella meraviglia, arredata con gusto da designer; Alfredo scaricò la richiesta all’architetto che avrebbe dovuto accompagnarla e farle da cicerone; Marcello sembrava intrigato dalla curiosità di una donna così affascinante e si dichiarò immediatamente disposto a farglielo visitare con attenzione; concordarono per farlo quello stesso pomeriggio.
    
    S’incontrarono in fabbrica e, mentre andavano in auto al nuovo parco, Lucia ebbe il tempo per informarsi su di lui, che appariva decisamente un bell’uomo, elegante e gentile nei modi, raffinato, insomma uno per il quale si sarebbe potuto anche fare una pazzia; un tarlo sembrò entrarle immediatamente in testa; da un lato, era veramente rabbiosa per come si comportava suo marito; da un altro lato, proprio per ragionare con la logica di lui, si era detto tre a uno.
    
    Lei aveva avuto una sola occasione e forse l’aveva ...
    ... banalmente sprecata; ma, soprattutto, aveva avvertito con grande dolore la presunzione e la supponenza di Rodolfo davanti ai suoi sforzi di chiarezza; non era facile fermarsi davanti ad un bel ‘tronco di pino’, per di più senza legami e decisamente affascinante per cultura e modi; l’ipotesi di lasciarsi andare con lui prendeva consistenza.
    
    Un poco si rimproverava l’idea di usare un uomo così interessante a scopi così squallidi; ma non si impedì di diventare quasi naturalmente più morbida e flessuosa; quando salirono in ascensore fu lei stessa a cercare il contatto con la sua mano; ne ricevette un senso di calore che la eccitò; lui si comportò da padrone di casa e, con tutto il garbo di cui era capace, la guidò verso il superattico muovendosi a suo agio in una struttura che aveva ideato e di cui aveva seguito la realizzazione.
    
    L’edificio non era del tutto completato, per cui dovevano evitare alcune impalcature; ma il superattico era più che rifinito, un incanto anche solo a vedersi; Lucia si perse ad esaminare minuziosamente mobili, infissi, quadri di gusto, e di valore, mobili firmati perfettamente intonati; chiese se avesse curato anche gli interni e lui le assicurò che la sua specialità erano gli interni e che il lavoro di progettazione per lui cominciava quando si passava agli arredi; abbracciarlo fu istintivo.
    
    Dopo aver ammirato il gioiello di architettura d’interni ed aver disquisito un poco sulla sua immensa cultura, era chiaro ormai che c’era ‘chimica’ fra di ...
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