1. Tre per una 3


    Data: 22/07/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... l’eiaculazione rapida; ma la rassicurò che non ne avrebbe avuto bisogno; poi, scherzando, aggiunse che, per ora toccava a lei; ma, subito dopo, reclamava il diritto a cibarsi di sesso fino all’indigestione; Lucia sorrise e gli promise che non avrebbero tralasciato niente.
    
    Lei ardeva letteralmente dal desiderio di impossessarsi di lui; più di una volta, nella fellazione, spinse il glande in fondo alla gola e si provocò conati di vomito e principi di soffocamento; Marcello garbatamente le prese la testa e le suggerì con affetto di leccare in un certo modo, di succhiare in certi punti, di aiutarsi con la masturbazione, senza avere mai l’aria di insegnare o di suggerire, ma quasi chiedendole certe cose perché erano le sue preferite; Lucia si rese conto che la stava guidando.
    
    “Sono sposata a un erotomane affetto da priapismo; da oltre vent’anni gli pratico lunghissime fellazioni; non ha un sesso piccolo; ma è la prima volta che sogno di non staccare più questo fallo dalla mia bocca; non so se è perché sono fin troppo coinvolta, se il tuo sesso mi incanta veramente o se è perché ho imparato in una sola copula orale quanto avevo appreso in venti anni di vita. So che non vorrei staccarmi più dal tuo membro.”
    
    La sollevò delicatamente, l’abbracciò e le appoggiò il sesso duro contro la vulva.
    
    “Lascia che in questi tre giorni ti chiami amore, anche se non è corretto; da stasera a lunedì ti voglio amare e voglio dirtelo, amore mio; in queste ore io ti appartengo totalmente e ...
    ... tu puoi fare di me quello che desideri; se me lo concedi, vorrei sentirti mia e viverti come una protesi del mio corpo; vieni con me sul letto e facciamo tutto l’amore di cui siamo capaci, fino a quando reggeremo.”
    
    Non avevano bisogno di convincersi; lui la prese in braccio, nonostante i tentativi di lei per evitarlo, e la depositò sul letto; come se rispettassero un accordo prestabilito, la stese supina, le divaricò le gambe con le ginocchia piegate in alto e si chinò sulla vulva aggredendo con la bocca il clitoride sensibile; la sentì fremere di piacere e insistette a succhiare, mordicchiare, leccare, finché lei esplose in un grosso orgasmo che si riversò tutto nella bocca di lui.
    
    La inchiodò quasi in croce, le scivolò addosso e portò il membro alla vagina, la penetrò dolcemente, mentre Lucia era ancora persa nel languore dell’orgasmo; quando avvertì che la mazza le riempiva il canale vaginale, il suo urlo diventò ferino; Marcello si precipitò e chiuderle la bocca con un bacio; si stese sul corpo facendo aderire tutto, dalla bocca alle punte dei piedi, e attese che il fallo, gonfiandosi naturalmente, la possedesse fino alla testa dell’utero; lei si lasciò andare
    
    Cavalcò dolcemente, l’architetto, mentre lei si abbandonava alla libidine che le scatenava quella mazza nel ventre; avrebbe voluto farsi sventrare tutta, appartenergli completamente, convincerlo, e convincersi, che lui era l’uomo che desiderava da sempre, senza conoscerlo, e che adesso voleva dappertutto; ma ...
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