Un mondo inesplorato - 8. complicità inattese - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 8. complicità inattese

... ulteriormente vacillato, le avrebbe confessato lo scambio di messaggi intercorso con Marco, condividendo finalmente con lei la sua proposta e mettendola di fronte alla difficile decisione che, in fin dei conti, prima di tutto a lei toccava prendere.

Accettare quella proposta e andare deliberatamente da Marco per passare con lui un weekend di sesso significava abbattere un’altra barriera, percorrere un’altro pezzo di strada dentro quel mondo, per loro inesplorato, di sensazioni travolgenti, affascinanti e terribili. La mattina di lussuriosa passione trascorsa dentro la camera d’albergo con Marco poteva ancora essere considerata l’imprevista conseguenza di un susseguirsi di eventi non interamente previsti. Era stata la detonazione, giunta improvvisa dopo una catena di reazioni chimiche innescate da due apprendisti stregoni, lei e Giulio, non interamente consapevoli dei propri gesti.

Ma questo, adesso! Non ci sarebbe più stata la sorpresa, la necessità di prendere una decisione rapida, l'insostenibile desiderio suscitato dal trovarsi davanti quell'uomo.

Adesso tutto era sotto controllo, quell'uomo lontano e la loro normalità nuovamente padrona delle loro vite. In queste condizioni, accettare quella proposta sarebbe stata allora una precisa scelta di campo, una decisione che avrebbe ulteriormente cambiato il corso delle loro vite.

Giulio aveva quindi deciso di mettere sé stesso e la moglie in uno stato intermedio tra l'impulsività dettata dalle circostanze e la ...

... ponderatezza di una scelta consapevole. Lui aveva infatti deciso di andare, ma riservandosi la possibilità di cambiare idea. Lei, invece, sarebbe stata tenuta all'oscuro fino all'ultimo, avendo però la libertà di decidere se procedere o meno, comunque prima che fosse troppo tardi. Avrebbe conosciuto la loro reale destinazione solo quando sarebbero stati lì lì per raggiungerla, ma avrebbe potuto fare la sua scelta mentre ancora si trovava nella tranquillità della loro auto, in viaggio verso il possibile incontro con il suo amante, e però sufficientemente lontana da potere fuggire senza dovere alcuna spiegazione.

Marco si rivelò ancora una volta comprensivo e disponibile. Li avrebbe attesi, accettando pienamente il rischio che tutto il loro programma si potesse dissolvere nell’incognita delle decisioni che solo a loro spettavano. Capiva che la cosa peggiore sarebbe stata che, a un certo punto, si potessero sentire forzati dalle circostanze e obbligati a fare qualcosa di cui non erano del tutto convinti.

Spiegò allora a Giulio che, se si fossero decisi, con Laura avrebbero passato quelle due notti nella villa di un suo caro amico, che lo avrebbe ospitato come spesso avveniva quando si trovava da quelle parti. Il primo giorno sarebbero stati soli, mentre il suo amico sarebbe rientrato il giorno successivo.

La presenza di quell’altro uomo, durante le lunghe notti quasi insonni prima di quell’intrigante appuntamento, evocava a Giulio pensieri ancora più spinti e indecenti. La ...