Un mondo inesplorato - 8. complicità inattese - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 8. complicità inattese

... del mese successivo nello stesso albergo siciliano che lo aveva sottratto alla compagnia di Laura durante la loro permanenza in montagna. Avrebbe lavorato lì per quei quindici giorni, per finire il venerdì pomeriggio. E avrebbe quindi avuto l’ultimo fine settimana quasi interamente libero, dovendo ripartire domenica sera per fare ritorno all’albergo in cui lo avevano conosciuto.

Ovviamente non erano state quelle comunicazioni ad investire Giulio con la potenza di una grandinata, quanto piuttosto la proposta che seguiva. Come se fosse la cosa più normale del mondo, Marco infatti proponeva a Giulio di raggiungerlo con Laura il venerdì sera, andare a cena tutti e tre insieme e, poi, lasciare Laura con lui fino alla fine del weekend. Sarebbe potuto poi andare a riprenderla in aeroporto, da dove lui sarebbe ripartito.

Tutto il fine settimana? Lasciarla due giorni insieme a lui? Non aveva difficoltà a capire che quei due giorni avrebbero ulteriormente trasformato Laura, trascinandola sempre più in quel vortice di piacere e passione che per la prima volta aveva sperimentato con tanta intensità con quell’uomo. Quante volte l’avrebbe posseduta in due giorni, a quali abissi di depravazione l’avrebbe iniziata?

Giulio non riusciva a staccare gli occhi dal messaggio ricevuto, leggendolo e rileggendolo come se da quelle poche parole sullo schermo potesse venire una risposta ai suoi dubbi e alle sue sovrastanti paure. O, magari, all’incredibile eccitazione che sentiva crescere ...

... dentro di sé al solo pensiero di ciò che sua moglie avrebbe accettato di farsi fare da quell’uomo, mettendo il proprio corpo in mani così pericolosamente esperte.

Attese quindi due giorni per rispondere.

Due lunghissimi giorni, che passarono in un altalenare di sensazioni e amletici dubbi, a volte quasi angosciosi, con una sola costante: quell'innegabile stato di eccitazione, che mai lo aveva lasciato da quando aveva letto il messaggio di Marco e che era ogni secondo rinnovato e rafforzato dall'immagine di Laura lasciata per due giorni in balia di quell'uomo. Disposta, come ormai era chiaro sarebbe stata, a cedere ad ogni sua indecente richiesta.

Infine riuscì ad articolare una risposta, che però era lontana dall’essere risolutiva. Aveva infatti deciso di giocare a carte scoperte, senza pretendere di possedere le certezze che maledettamente gli mancavano. Si dichiarò quindi disposto a provarci, ma riservandosi di cambiare idea in qualunque momento: prima di partire, durante il viaggio o la sera stessa dell’appuntamento. Di una cosa era sicuro, però. Non sarebbe andato a cena con loro. Troppo imbarazzante sarebbe stata la conversazione con quell’uomo, sapendo che di lì a poco li avrebbe lasciati soli, lui sarebbe andato via e quell’altro si sarebbe portato a letto sua moglie.

E, soprattutto, era certo che non avrebbe detto niente a Laura fino a quando non fossero arrivati davanti al ristorante indicatogli da Marco. Lì, sempre che la sua stessa determinazione non avesse ...