Un mondo inesplorato - 8. complicità inattese - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 8. complicità inattese

... potuto chiedere di vedere le foto scattate a Laura nuda sul letto, creando tra loro un'ulteriore complicità.

Marco non aveva idea del tipo di risposta che avrebbe ricevuto, non sapendo nemmeno se una risposta sarebbe arrivata. E certamente non sapeva se il racconto di Laura fosse stato così esaustivo da confessare al marito anche l'esistenza di quelle foto.

Lo capì senza ombra di dubbio, però, quando Giulio, rispondendo alla sua email senza alcun accenno alla propria moglie, aggiunse un semplice post-scriptum: “attendo con ansia di vedere le foto, compresa quella a volto scoperto...”.

Laura quindi non gli aveva nascosto proprio nulla e, a quanto pareva, nulla di ciò che gli era stato raccontato aveva suscitato reazioni negative. Marco decise quindi di abbandonare ogni ulteriore esitazione ed allegò al successivo messaggio l'intero scandaloso servizio fotografico.

Giulio fu quasi colto da un infarto nel vedere le foto della moglie, nuda, imbrattata di sperma, con un'espressione divertita e soddisfatta nell'unica immagine in cui si riconosceva il viso. Marco non si era limitato nel fotografare ogni dettaglio del corpo di Laura, alternando scatti a figura intera a particolari dei seni unti e del sesso oscenamente esposto.

E adesso tutto questo era lì, nella sua casella di posta elettronica, condiviso da quell'uomo con cui lui aveva condiviso la propria moglie, lasciando che ne godesse liberamente i lascivi favori. Giulio decise però di non fare parola a Laura di ...

... quelli scambi epistolari e della connessa documentazione fotografica. Un po' si vergognava, infatti, di accettare così tranquillamente le prove del “tradimento” della moglie e, soprattutto, di riceverle proprio dalla persona che le consuetudini sociali avrebbero dovuto indicare come l'irriducibile avversario.

Non era solo la vergogna, però, a trattenerlo: sapeva che, per quanto serenamente Laura stesse accettando gli eventi che avevano travolto la loro vita di ogni giorno, molto difficilmente avrebbe potuto decidersi a vivere ancora analoghe esperienze. Non è che lui fosse d'altra parte certo di volere che accadesse, né si sentiva minimamente pronto a intervenire sul naturale corso degli eventi.

E allora non restava che Marco. Mantenere il contatto con lui significava lasciare aperta una porta, forse solo uno spiraglio. E, d'altra parte, tacere a Laura l'esistenza di quello spiraglio consentiva a Giulio di gestire le proprie contrastanti emozioni senza dovere dare troppe spiegazioni, prima di tutto a sé stesso.

Quello stato di sospesa attesa ed irrisolta determinazione non tardò infine ad essere interrotto proprio da Marco, l'unico in fin dei conti a non avere alcun dubbio ed incertezza sui propri desideri.

L'email arrivò a Giulio come una bomba, una decina di giorni dopo la precedente, quella con le foto così decisamente compromettenti. In quel nuovo messaggio, con molta semplicità e garbatezza, Marco informava Giulio che avrebbe trascorso le ultime due settimane ...